A fine giugno un commerciante straniero ha chiesto aiuto alla Polizia di Stato in quanto vittima di una tentata estorsione e di una rapina.
Due suoi connazionali, padre e figlio, dopo avergli ceduto l’attività, pretendevano dall’uomo una tangente di 200 euro mensili, giustificata dal fatto che la stessa attività fosse stata precedentemente avviata da loro.
Al rifiuto della vittima di pagare la somma, i due aguzzini avevano iniziato a fargli delle pressioni psicologiche fino a ricorrere, vista la sua resistenza, ad una vera e propria aggressione fisica.
Minacciandolo di morte, i malviventi lo hanno colpito alle costole con calci e pugni e gli hanno portato via il portafogli contenente 1700 euro.
L’uomo, dopo essere andato in ospedale per farsi medicare ed essere stato giudicato guaribile in 20 giorni, è andato al commissariato Trevi a sporgere denuncia.
Gli investigatori hanno così inoltrato le sue dichiarazioni ed il certificato medico all’Autorità Giudiziaria che ha emesso, a carico di A.R. e A.A., rispettivamente di 42 e 21 anni, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dagli stessi poliziotti.