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SIGMA TAU, L’USB AL FIANCO DEI LAVORATORI

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Dopo il comunicato delle RSU aziendali, sulla vicenda Sigma Tau si esprimono anche i rappresentanti dell’USB, sindacato che, pur avendo tra i suoi iscritti numerosi lavoratori dell’azienda farmaceutica, non ha rappresentanti interni. “Questa mattina è emerso un resoconto sull’andamento della trattativa –  comunicano attraverso una nota – Nel merito, valutiamo non negativamente quanto espresso relativamente alla scelta di accentrare la produzione a Pomezia, unitamente alla importante quantità economica riservata per gli investimenti. Siamo molto preoccupati, però, sulla volontà aziendale di fare ricorso alla mobilità inserendo ulteriori numeri ai già troppi posti in CIGS. Nella fase di discussione e di tentativo di salvaguardare le produzioni non si possono sacrificare i dipendenti, riteniamo che l’investimento debba essere congruo al mantenimento dei livelli occupazionali”. L’USB condivide quindi questo passaggio con le altre sigle sindacali. “Sosteniamo cosi come fatto dalle OO.SS e RSU, che la logica dei tagli alla occupazione va respinta sempre, soprattutto va respinta quando si pone a priori, in questo senso siamo disponibili a sostenere tutti coloro i quali non accettano tale determinazione Aziendale. L’atteggiamento che va assunto è quello di utilizzare per un ulteriore periodo la cassa integrazione guadagni, dando ad essa la legittima rotazione e poi eventualmente ricorso ad altre forme di ammortizzatori sociali. Riteniamo necessario che le OO.SS. e la RSU, tengano una assemblea Generale, di tutti i dipendenti SIGMA TAU, prima di sopraggiungere a qualunque tipo di accordo, e che le decisioni siano prese democraticamente insieme. Ci rivolgiamo ai dipendenti non coinvolti oggi alla CIGS e/o mobilità e li sollecitiamo a pretendere assemblee, nelle quali si dovrà esercitare il diritto di una testa un voto, su accordi e o altre decisioni che penderanno sulle loro teste. Ci rivolgiamo alle altre OO.SS. e chiediamo a loro che questo non deve essere e non può essere il momento delle ripicche, se in questa circostanza prevarrà l’unità di intenti allora saranno il diritto e la democrazia a vincere”.

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