E’ stato condannato ad otto anni di reclusione Jonathan Trupia il maestro della scuola materna Montessori a Roma. L’uomo era tristemente balzato alle cronache dopo la scoperta delle sue morbose attenzioni verso le bambine iscritte all’istituto; ventisei in tutto, oggetto dei gesti, delle carezze proibite di quello che sarebbe dovuto essere soltanto il loro maestro. E invece era diventato l’incubo di quelle piccole alunne tutte nella fascia d’età compresa tra i tre e i cinque anni.
“Chiedo scusa a tutti, anche a mio figlio e alla mia compagna”, ha detto Trupia a testa bassa nel corso dell’udienza svoltasi ieri. La pena comminata dal Giudice è stata di otto anni a causa del rito abbreviato, nonostante l’imputato sia stato riconosciuto colpevole di tutti i reati contestati.
L’uomo, originario della Tanzania, era stato incastrato da alcune telecamere nascoste posizionate all’interno della struttura a seguito delle denunce sporte dai genitori che avevano notato un comportamento sospetto nei propri figli; per impedire che ciò che accadeva in aula uscisse all’esterno il maestro si raccomandava sempre di non “dire nulla a mamma e papà”, ulteriore elemento, riporta ora Il Messaggero, citato in aula dall’avvocato di parte civile Irma Conti, che come la penalista Teresa Manente, ha assistito le famiglie.
Ad ogni modo, all’uomo sono state applicate ulteriori misure restrittive: il 25enne, a cui è stata revocata la patria potestà, ha ricevuto infatti l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e una volta fuori dal carcere non potrà avvicinarsi in luoghi frequentati dai bambini per un altro anno.