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BUSTE PAGA RIDOTTE, LA PROTESTA DEI VIGILI DI ARDEA

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Polizia municipale in agitazione, ad Ardea, dopo aver visto le buste paga di questo mese. Gli agenti questa mattina hanno trovato l’amara sorpresa di ritrovarsi nel ruolino soltanto lo stipendio base. Chieste spiegazioni, la motivazione addotta dall’ufficio personale è stata la seguente: i soldi mancanti sono stati utilizzati per il trasferimento di quello che resta delle  masserizie e dei faldoni che si trovavano nell’ufficio tecnico andato a fuoco fino ai locali – oltretutto ora chiusi ed impraticabili per il fermo da parte della squadra antiabusivismo del capitano Aldo Secci – di via Francesco Crispi.  Ma la risposta ufficiale del Comandante Francesco Passaeretti è stata invece che,  essendo stato trasferito l’ufficio ragioneria dai locali di via Francesco Crispi a Tor San Lorenzo, il server durante i giorni del trasloco non ha funzionato e quindi i dati non sono arrivati. In ogni caso, agli agenti non sono state versate le spettanze relative alla turnazione ed altre indennità, ma quello che ai lavoratori non è proprio andato giù è quanto avrebbe, almeno a loro dire, dichiarato il sindaco.”Non preoccupatevi, capiranno la situazione”, sembra possa aver detto il Primo Cittadino . Purtroppo gli agenti, così come i tecnici ed i cittadini, non sembrano aver capito la situazione, visto che sta mettendo in ginocchio numerose famiglie. E, a proposito dei tecnici, è  di questa sera la notizia che il 30 ottobre alle 9:30 un folto numero di professionisti terrano un incontro, per manifestare pacificamente la loro protesta, nell’androne ospita il S.U.E. “al fine di poter conferire con il sindaco o suo delegato per essere informati se e quando gli uffici urbanistici comunali chiusi  fin dalla sera  dell’incendio del 06.10.12, uffici che a tutt’oggi ancora non si sa se e quando riapriranno”. “Al sindaco – spiegnao in una nota – visto il fermo dei lavori dello stabile di via F. Crispi  da parte della polizia municipale, vogliamo chiedere la data certa di quando i lavori verranno ultimati, senza che questi possano essere fermati da denuncie per irregolarità  contrattuali o eventuali abusi edilizi, oltre che essere informati  dopo quanti giorni  questi verranno resi funzionanti. Chiederemo inoltre se e quando si intenda incaricare una nuova ditta per gestire l’ufficio condono, affinché non si interrompa l’opera dell’attuale ditta assegnataria dell’appalto”.

Luigi Centore

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