“Tre sono gli aspetti salienti della seduta di consiglio comunale che si è svolta nella giornata di giovedì 25 ottobre. Due sono tecnici: l’approvazione del Rendiconto 2011 e del Bilancio Preventivo 2012. Il terzo è politico: l’ingresso di fatto dell’UDC nella compagine amministrativa guidata da De Fusco.
Innanzitutto il Rendiconto del 2011, che è stato chiuso con un disavanzo di oltre 2 mln di euro. E’ il secondo anno consecutivo che il documento che registra quanto avvenuto a livello contabile nel corso dell’anno di riferimento, si chiude con un rilevante disavanzo. Nel 2010 tale valore ammontava a circa 3 mln di euro. I disavanzi di bilancio devono essere un’eccezione, non la regola come avviene purtroppo per il nostro Comune. Disavanzi di bilancio ripetuti, infatti, determinano l’accumularsi di debiti a cui, a lungo andare, diventa difficile far fronte, esponendo l’ente al rischio di dissesto, evenienza che, per quanto riguarda Pomezia, diventa sempre più concreta. E’ evidente che gli amministratori locali che si sono succeduti nel tempo alla guida della nostra città non sono stati capaci di farsi bastare le risorse di cui potevano realmente disporre per realizzare i loro programmi. Questo comportamento ha portato il nostro comune ad accumulare, ad oggi, debiti per circa 160 mln di euro. Un ammontare in fortissimo aumento rispetto ai 142 mln di euro di debiti iscritti nel rendiconto del 2010.
Sinistra Ecologia Libertà in più occasioni ha proposto come trovare le risorse necessarie per ridurre il carico di debiti accumulato dal nostro comune, ovvero attraverso una strenua lotta agli sprechi, all’evasione fiscale e attraverso una oculata gestione delle risorse disponibili puntando sulla qualità della spesa.
Tuttavia l’amministrazione guidata da De Fusco non è stata dello stesso avviso. Il Bilancio di previsione per l’anno 2012, infatti, cerca di far cassa completamente attraverso l’inasprimento delle aliquote fiscali. L’addizionale comunale sull’Irpef viene aumentata dello 0,2%, passando dallo 0,4 allo 0,6%, l’IMU sulle seconde case e sulle attività produttive viene portata dallo 0,76% all’1,76%. La TARSU viene aumentata del 15% e la TOSAP del 30%. I cittadini e le aziende del territorio si troveranno quindi a subire un vero e proprio salasso fiscale oltre a quello che stanno già subendo per effetto delle decisioni del governo nazionale, in un momento, oltretutto, in cui è sempre più arduo fronteggiare il fuoco incrociato dell’aumento del costo della vita, della inadeguatezza degli stipendi, di una crisi occupazionale sempre più allarmante e della difficoltà di avere mercato. Le spese non vengono minimamente scalfite. Anzi. La spesa corrente rispetto al 2011 passa da 46 mln di euro a circa 68 mln di euro mentre la spesa in conto capitale, quella a cui si fa ricorso per realizzare le opere pubbliche, viene, come ogni anno, gonfiata a dismisura con il solo scopo di gettare fumo negli occhi dei cittadini. Infatti solo una piccolissima percentuale dei 212 mln circa di spese in conto capitale sarà disponibile. Per quanto riguarda le entrate invece, si continua nella deplorevole prassi di sovrastimarle. Su quali basi ad esempio si ritiene di incassare con l’IMU l’importo considerevole di 31 mln di euro, considerando che i primi due acconti dell’imposta non hanno prodotto i risultati sperati? Come si può pensare di incassare dall’addizionale comunale sull’Irpef l’importo di 4 mln di euro in un momento di caduta dei redditi? Come si può pensare di recuperare tutti gli importi iscritti in bilancio a titolo di recupero dell’evasione dei tributi comunali se l’ufficio comunale preposto, da poco costituito, pare non sia ancora in grado di far fronte ad una tale mole di lavoro e se la ditta che ha avuto in appalto la riscossione coattiva dei tributi comunali pare abbia al momento riscosso solo una piccola percentuale del grande moloch rappresentato dall’evasione? Purtroppo è forte il rischio che si proceda con l’andazzo sin qui seguito, che è stato poi la causa della formazione dell’enorme massa dei debiti accumulati. Si spende quanto si prevede di incassare. Ma se a rendiconto risulta che si è incassato meno di quanto previsto, tutte le spese che non hanno copertura vanno ad ingrossare i debiti. Da un punto di vista politico, invece, bisogna registrare la nascita di fatto, ampiamente annunciata, di una nuova maggioranza a sostegno di De Fusco, determinata dal voto di astensione sul Bilancio di Previsione espresso dai consiglieri dell’UDC Russo e Mugnaini. Per l’ennesima volta De Fusco, avallato dai partiti che lo sostengono, ha dato vita ad una operazione spregiudicata che apre la strada al peggior trasformismo politico.
Non è questo il centrosinistra che vogliamo. Non è questa la politica che serve alla città.
Sinistra Ecologia Libertà si batte e si batterà affinché i protagonisti di una politica vecchia e consociativa, sempre pronti a far patti con tutti pur di sopravvivere un giorno in più, lascino il campo, per consentire alla nostra città di voltare pagina e dar vita ad una nuova stagione politica e civile.
Sinistra Ecologia Libertà – Pomezia”