Lavoratori in agitazione e bambini senza pasti caldi. Questo quello che accadrà domani a Pomezia, dove i dipendenti della Innova, società che gestisce il servizio di refezione per le scuole, si riuniranno in assemblea sindacale dalle 9 alle 13. La decisione dei lavoratori è arrivata nel tardo pomeriggio del 18 ottobre, ma la ditta ha potuto visionare il fax solo ieri, dando comunicazione all’Amministrazione comunale che mercoledì 24 ai bambini verranno serviti panini e frutta nel cestino. “Ci dispiace mettere in difficoltà le famiglie e soprattutto i bambini – hanno dichiarato i dipendenti – ma anche noi abbiamo una famiglia, e la nostra difficoltà non si limita ad un solo giorno”. I lavoratori hanno ricevuto solo metà degli stipendi di settembre e rischiano di non percepire quelli di ottobre se il Comune non aumenterà i versamenti verso l’Innova, che vanta un credito superiore ai 5 milioni di euro. “Lo stipendio di settembre, anche se parziale e con qualche giorno di ritardo, ci è stato pagato solo grazie alla serietà dei nostri datori di lavoro. Ma capiamo perfettamente che la ditta non riesce più ad andare avanti in questo modo e che non potrà resistere ancora molto. Il problema è che neanche noi ce la facciamo più a resistere: non abbiamo neanche i soldi per la benzina necessaria per venire a lavorare, figuriamoci per pagare il mutuo o fare la spesa. Siamo davvero preoccupati”. Lo stato di agitazione è stato proclamato dalla Flaica. “Siamo delusi dall’atteggiamento di alcuni amministratori – hanno aggiunto alcuni rappresentanti sindacali – perché alle richieste di pagamento avanzate dall’azienda hanno risposto che, se questa non è in grado di garantire il servizio per mancanza di fondi, poteva rinunciare all’appalto e dare spazio al secondo arrivato alla gara di appalto. Ma che discorsi sono? Questo fa presupporre che anche un’ipotetica altra ditta non riceverebbe i pagamenti”.
“Faremo una multa alla Innova – ha affermato l’Assessore alla Scuola Rosaria Del Buono – perché i panini possono essere serviti ai bambini solo quando lo richiede l’Amministrazione in determinati casi, come in occasione di gite scolastiche. Noi abbiamo fatto una trattativa economica con l’Innova, che sembrava essere stata accettata da questa. Adesso, invece, scopriamo tutti i malumori, di cui ne pagheranno le conseguenze i bambini”.
“Ancora una volta cercheremo di reperire altrove il denaro mancante, ricorrendo alle banche – ha aggiunto l’Avvocato Amedeo Apicella, legale della Innova – e pagheremo appena possibile la quota mancante degli stipendi di settembre. Ma la situazione deve essere risolta diversamente: non è possibile arrivare al punto di non sapere più come fare a pagare fornitori e dipendenti sempre a causa delle carenze del Comune di Pomezia”.
