Alla fine, molto probabilmente, il cavalcavia pedonale sulla Pontina all’altezza di Via Carlo Poma verrà demolito. Sarebbe questa la decisione presa da Astral per la struttura ormai pericolante e con gravi problemi di tenuta; al contempo in cantiere ci sarebbe la realizzazione di un altro ponte pedonale da costruire dove un tempo sorgeva il cavalcavia rimosso in corrispondenza di Via Monte D’Oro nel 2016.
Progetti, idee al momento solo sulla carta. Sui tempi infatti, ed è qui che risiedono tutte le brutte notizie, non si sa nulla. Astral temporeggia anche perché, immaginiamo, c’è da concordare il passaggio di consegne che dovrebbe avvenire nel 2019 con Anas per ciò che riguarda la gestione della SR148 Pontina e dunque i tempi potrebbero dilatarsi e di molto.
E intanto? Intanto tutto resta com’è.
Le barriere che impedivano l’accesso al ponte di Via Carlo Poma sono state però ripristinate questa mattina (ma quanto dureranno?), con Astral che ha dato così seguito alle numerose segnalazioni riguardanti l’utilizzo da parte di incauti avventori del ponte malgrado l’ordinanza di chiusura dello scorso 10 agosto; chi però, come i residenti della zona, sperava in una soluzione del grave problema di viabilità pedonale per andare a piedi da una parte all’altra della Pontina rimarrà allora senz’altro spiazzato da quanto filtra sponda Astral.
Il ponte, come è facile intuire, riveste infatti un peso assai rilevante sulla vita di centinaia di persone di Pomezia – ma non solo – che tutti i giorni devono affrontare disagi per portare i figli a scuola o prendere gli autobus. “Per tutti noi l’unica soluzione per attraversare la pontina è passarci sotto e fino a qui ci siamo”, ci raccontano i residenti. “Peccato che per far ciò ci si impieghino circa 30/40 minuti percorrendo i tratti di strada in questione, peraltro senza dei marciapiedi, con i soliti piloti al volante tronfi di sé ed incuranti dei pedoni”.
Non a caso ad inizio mese, è bene ricordarlo, nell’area si è verificato anche un grave incidente con due giovani ragazzi finiti investiti per aver tentato di attraversare la Pontina a piedi: con un ponte aperto e agibile si sarebbe potuto evitare tutto questo? Ovviamente non ci è dato saperlo.
Una postilla la riserviamo infine, nuovamente, per il Comune di Pomezia che, da quanto ci risulta, non si è ancora espresso sulla vicenda; restano quindi tutte le perplessità nel constatare il perdurare dell’immobilismo di un ente nei confronti di una situazione che sta mettendo davvero a duro rischio l’incolumità pubblica dei cittadini di Pomezia.