Nuovo sospetto caso di malasanità a Roma riguardante un paziente, A.C., ricoverato in ospedale al fine di essere sottoposto ad un intervento per curare un aneurisma aortico e collocare un bypass femorale; dopo pochi giorni però, ancora in costanza di ricovero, il personale sanitario si avvede di uno stato di malessere del paziente.
Cosicché, dopo averlo visitato e sottoposto agli opportuni accertamenti, lo sottopone ad un nuovo intervento di urgenza.
La situazione è sembrata fin da subito grave ed irreversibile. La degenza è continua per qualche giorno presso il reparto di terapia intensiva ma alla fine, purtroppo, sopraggiunge il decesso del paziente. Sulla vicenda sta indagando la Procura di Roma che ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Oggi, 25 ottobre 2018, ha avuto luogo l’autopsia presso il dipartimento di medicina legale Tor Vergata. Il sospetto è che nel corso del primo intervento ci sia stata una perforazione dell’intestino e che, comunque, vi sia stata una tardiva diagnosi della lacerazione dell’organo non consentendo di salvare la
vita del paziente. Il decesso è stato subito denunciato dai familiari assistiti dall’avvocato Fabio Gaudino, esperto in malasanità.