Alla fine ha deciso di confessare. Dopo aver negato ogni respnsabilità ed essere stato rilasciato in prima istanza, Andrea De Filippis, il personal trainer di Maria Tanina Momilia, la 39enne uccisa a Fiumicino, si è costituito, andando dai carabinieri insieme al suo avvocato, il quale ha dichiarato che il suo assistito è ora pronto pronto a prendersi le sue responsabilità.
I sospetti degli inquirenti si erano subito concentrati sul il 56enne exispettore di polizia.
A far sorgere dubbi anche un messagio inviato dal personal trainer ai suoi colleghi della palestra in cui lavorava, nel quale diceva «Mi sono permesso di pulire la palestra».
Una cosa alquanto strana, visto che era capitata proprio nella domenica in cui Maria Tanina era scomparsa. Gli investigatori hanno quindi sospettato che l’omicidio fosse avvenuto proprio in palestra, posta sotto sequestro, e lì hanno cercato le prove necessarie per incastrare l’assassino.
Tracce di sangue sono state trovate sul tatami e alcuni sacchetti di plastica nascosti in un magazzino sono stati sequestrati.
Plastica che sembrerrebbe essere stata trovata in piccoli frammenti sul corpo della 39 uccisa.
Adesso si attende la piena confessione dell’uomo, con i particolari dell’omicidio e dei suoi motivi scatenanti.
Andrea De Filippis si è preso la totale responsabilità dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere. Secondo il suo legale, il personal trainer avrebbe ucciso Tanina, con cui aveva una relazione amorosa, in un momento di rabbia.