I militari del Comando Provinciale Roma della Guardia di Finanza hanno tratto in arresto un cittadino extracomunitario, 45enne senegalese, e scoperto un magazzino pieno di prodotti contraffatti con annesso un piccolo laboratorio del falso.
I militari del I Gruppo Roma, dopo un’accurata attività info-investigativa intrapresa a seguito di diversi sequestri di merce contraffatta operati negli scorsi giorni per le vie della Capitale, in particolare nella zona del centro, risalivano la filiera del falso fino ad individuare un extracomunitario nella zona del quartiere Prenestino, con al seguito un borsone di grandi dimensioni, rivelatosi, all’esito dei controlli di polizia, contenere oltre 2.000 accessori di abbigliamento recanti marchi di fabbrica contraffatti.
Lo stesso, credendo di poter eludere l’ispezione dei finanzieri, tentava di nascondere all’interno degli slip denaro contante per oltre 5.000 euro ed un mazzo di chiavi negli avanzi di un panino offertogli dagli stessi militari quale genere di conforto.
A quel punto il soggetto fermato tentava di resistere violentemente ai controlli dei finanzieri, dimenandosi ed opponendo forza tramite la sua consistente mole. Veniva, pertanto, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Le chiavi rinvenute all’interno del panino che l’arrestato aveva tentato di nascondere ai finanzieri, servivano per aprire un enorme e fornitissimo magazzino all’interno del quale venivano rinvenuti oltre 27000 capi di abbigliamento, accessori, occhiali da sole, orologi, etichette, minuteria metallica ed una macchina da cucire meccanica, nonché una serie di targhe di autovetture risultate intestate a soggetti extracomunitari sempre di origine senegalese, una vera centrale del falso per il rifornimento del mercato della contraffazione capitolina.
L’extracomunitario arrestato, veniva pertanto denunciato per i reati di contraffazione e ricettazione alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma.
Le operazioni di polizia dei militari della Guardia di Finanza, che si inquadrano nell’ambito dei dispositivi di controllo economico del territorio, sono tutt’ora in corso al fine di individuare ed identificare gli altri soggetti coinvolti nella filiera del falso.