I riformisti del PD di Pomezia e Torvaianica si scagliano contro Antonini ed appoggiano la scelta del Sindaco Enrico De Fusco di azzerare la Giunta. Le motivazioni sono esplicitate in un comunicato stampa diffuso questa mattina. “Quanto è successo nel consiglio comunale del 2/10/2012 dimostra ancora una volta e sempre con più forza la necessità di una reale ripresa della politica basata su grandi valori e su un ritrovato senso etico – si legge nel documento – Il ventennio berlusconiano è stato devastante e non solo in termini economici; la reale devastazione è avvenuta in termini culturali, consolidando come valori l’individualismo, l’arte di arrangiarsi, la mestieranza del candidato, l’impunità, scardinando concetti come solidarietà, libertà, uguaglianza, rendendo il centrodestra sempre meno sociale e sempre più individualista. Malgrado tutto tale virus ha trovato alcuni strati del centrosinistra predisposti a tale influenza contribuendo a rendere il nostro paese sempre più povero culturalmente. E’ quanto si è consumato nel consiglio comunale a Pomezia. Ci sentiamo in dovere di manifestare tutto il nostro dissenso. Troviamo che la posizione assunta dal Sindaco nel ritirare le deleghe agli Assessori sia non solo giusta, ma necessaria. Non è accettabile che di fronte a tale situazione di criticità il Sindaco non possa contare sulla sua Giunta o che gli Assessori non si siano sono sentiti in dovere di assumere una posizione pubblica, a sostegno delle ragioni di un necessario chiarimento procedurale, che mettesse il consiglio comunale al riparo da errate interpretazioni, rendendo esplicito che il reintegro di Antonini seguisse non ad una volontà dell’assise comunale ma ad una ordinanza del Prefetto. Per questo crediamo che non sia più sufficiente un atto di lealtà rivolto al solo Sindaco ma che sia necessario un atto pubblico rivolto ai cittadini, un atto dell’intera maggioranza ed in particolar modo del gruppo del PD, che deve esserne promotore tramite il suo capogruppo”.
“Se si lascia intendere che il reintegro del consigliere Antonini passa da una volontà dei consiglieri – precisano i riformisti del PD – non si tiene conto delle implicazioni che tale atto produce tra la cittadinanza, preoccupata all’idea che il consiglio pometino possa, per volontà propria, reintegrare un soggetto che ancora non ha chiuso i conti con la giustizia. Questo non aiuta certo a riacquistare fiducia, ma ancora una volta allontana chi siede sugli scranni dagli elettori. Se pensiamo che in Parlamento si sta discutendo una legge anti-corruzione, a Pomezia si è messo in atto l’esatto opposto reintegrando amministratori pubblici che con la giustizia hanno un conto aperto. Nel ribadire il nostro fermo no al reintegro di Antonini e la nostra solidarietà al Sindaco, ci auspichiamo che si faccia al più presto chiarezza e che la maggioranza riprenda il proprio cammino visto che ci attendono impegni importanti come la discussione sul bilancio, che andrà chiusa rapidamente, coinvolgendo i cittadini nella sua costruzione ed evitando anche in questo caso che le logiche prevalenti siano altre”.