Ostia potrebbe essere un bacino turistico d’infinite risorse, calcolando come al suo interno possiede dei paesaggi naturali e un patrimonio storico/artistico senza eguali.
Beni che spesso non sono stati amministrati nel modo più giusto, soprattutto in chiave a quella vocazione turistica che dovrebbe fare da motore trainante nel territorio lidense e in tutto il resto del Municipio X. Il turismo infatti nei territori del Litorale Romano gioca un fattore importantissimo, soprattutto in virtù delle numerose attività lavorative – e quindi posti di lavoro – che potrebbe far sorgere attorno a sé.
La realtà di Ostia invece racconta una storia diversa, con beni naturali lasciati al degrado e monumenti trascurati dai vari enti nazionali competenti (Municipio, Comune, Regione e Ministero). Una condizione che tocca la storica struttura della Tor San Michele, storica torre di vedetta situata sulla foce del Tevere e da diversi decenni lasciata in balia della trascuratezza e l’incuria.
Quello che potrebbe essere un polo di raccolta per migliaia di turisti, attualmente si presenta agli occhi dei cittadini come un luogo chiuso inspiegabilmente e lasciato in un perenne stato di degrado. Tutto ciò mentre la Tor San Michele potrebbe rivelarsi invece come un primo passo verso la riqualificazione dell’Idroscalo, un zona piegata dalla presenza di baraccopoli, disagio sociale e una sempre più cospicua concentrazione di rifiuti.
Sulla questione della Tor San Michele sta mostrando grande interesse Guido Contu (coordinatore cittadino della Lega Roma X Municipio), che sulla problematica sta conducendo una battaglia politica a livello regionale: “Dobbiamo evidenziare come sia critico lo stato della Tor San Michele a Ostia, dove si evince il totale abbandono della Regione Lazio verso un patrimonio architettonico e artistico di questo territorio. In questi anni diverse associazioni si sono interessate al problema, ottenendo l’apertura dello storico stabile soltanto per una giornata: qualcosa di folle se calcoliamo le potenzialità turistiche di questo sito romano”.
Continua: “Se Ostia deve ripartire dalla propria vocazione turistica, in questo discorso deve essere incluso il gioiello architettonico della Tor San Michele per le sue particolarità storiche e artistiche: alimentare il turismo nel quadrante dell’Idroscalo significa iniziare un processo di riqualificazione per questo quartiere, attualmente combattuto tra gravi fenomeni di degrado come le baraccopoli o l’invasione dei rifiuti nei campi circostanti”.
Ha concluso Guido Contu: “Il bando regionale per l’affidamento della Tor San Michele è stato vinto dall’Associazione Culturale Quattro Sassi nel mese di febbraio 2018: il gruppo municipale della Lega chiede quali iniziative e programmi sono previsti per la riqualificazione di questo immenso bene cittadino“.