L’ accordo raggiunto, nei giorni scorsi, tra Sindacati, Mittal Arcelor e Governo, circa le sorti dell’ILVA e il risanamento ambientale, è materiale che, in queste ore di ripresa delle attività politiche sui territori dei Castelli Romani e non soltanto, fornisce delle interessanti occasioni di dibattito, da mettere a sistema.
Da Marino, la locale sezione del PCI, per voce del segretario, Stefano Enderle, così si esprime: «Gli impianti dell’Ilva dopo 4 anni dal sequestro per disastro ambientale da parte della magistratura hanno trovato un acquirente. L’accordo siglato sull’Ilva è un bel risultato di questo governo e dei sindacati. Il gruppo Arcelor Mittal acquisisce l’Ilva e garantisce i livelli occupazionali, anche grazie all’ incentivo ad esodo volontario (che deve però prevedere effettivi, rapidi ed adeguati percorsi di reinserimento nel mondo del lavoro dei lavoratori), e le tutele dei lavoratori. Viene mantenuto addirittura l’articolo 18 e non sarà applicato il Jobs Act. Non possiamo che plaudere a questa buona notizia per così tante famiglie».
La politica castellana, da un estremo all’ altro dell’ emiciclo parlamentare ed anche fuori da esso, è solita rappresentare un solido riferimento di qualità ed affidabilità per l’intero territorio regionale, anche quando l’ attenzione è rivolta su fatti localizzati a centinaia di chilometri di distanza.