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Essere Pomezia: “No all’accanimento su chi è in difficoltà, contrari all’agenzia delle entrate e riscossione”

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A seguito dell’ultimo consiglio comunale sono tante le riflessioni che noi del gruppo Essere Pomezia stiamo facendo. Impossibile non parlare della contraddizione che si è evidenziata in merito alla questione Equitalia. Il capogruppo di Essere Pomezia, Fabio Fucci, in uno dei suoi interventi, prendendo spunto da un articolo apparso sul “Blog delle Stelle” (piattaforma del M5S), ha evidenziato un paradosso che potrebbe rivelarsi dannoso per i cittadini pometini.

“Il mostro Equitalia – ha dichiarato Fucci – ha sempre portato i cittadini a subire una presunzione di colpevolezza, poiché sottoposti a soprusi, anche psicologici, che in alcuni casi hanno portato al suicidio. Equitalia non esiste più, è vero – ha continuato il capogruppo di Essere Pomezia- ma è stata degnamente soppiantata da un nuovo mostro invisibile, l’Agenzia delle Entrate e riscossione, ancora più temibile e potente, capace di poter agire con accessi diretti sulle principali banche dati e per diventare ancora una volta ed ancora di più, forte con i deboli e debole con i forti”.

Se in un primo momento, come si leggeva sul blog del Movimento, il grido dei pentastellati era “aboliamo Equitalia”, ora sembra tutto cambiato, dal momento che l’amministrazione grillina ha portato l’Agenzia delle Entrate e riscossione nella nostra città facendola entrare dalla porta principale.

“Noi non intendiamo partecipare alle contraddizioni del M5S – ha concluso Fucci – daremo battaglia per dare voce ai deboli, a coloro che vivono disagi socio-economici. Essere Pomezia non parteciperà a questa pratica ormai comune di considerare il cittadino sempre colpevole, che deve districarsi da queste sabbie mobili per dimostrare la propria innocenza. Pur essendo determinati a combattere gli evasori, specie i “furbetti”, non saremo partecipi di una politica che si accanisce contro i “poveri cristi”, quelli che non ce l’hanno fatta a pagare le tasse magari perché hanno perso il lavoro o che si avventa al collo di coloro che sono in difficoltà e che subiscono un pignoramento dei beni, quando invece bisognerebbe puntare sul recupero degli immobili fantasma, attività che avevo avviato con la giunta nel mio quinquennio da sindaco”.

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