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ARDEA, LA MAGGIORANZA SI SPACCA: 4 CONSIGLIERI CON L’OPPOSIZIONE
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E’ stato sicuramente un consiglio comunale che non ci si aspettava, quello che si è svolto ieri ad Ardea, anche se qualcuno ci sperava sicuramente. Il punto numero 14, la mozione presentata dai consiglieri di opposizione sulla sospensione in autotutela della convenzione con l’Aipa per il servizio di riscossione tributi, è stata spostata e discussa come primo punto su richiesta a votazione della maggioranza dei presenti. E già lì, senza aspettare di arrivare ad argomenti come l’IMU o il Bilancio, è scoppiato il “bubbone”, con quattro consiglieri eletti nella maggioranza che si sono schierati con l’opposizione. Ed è proprio dall’opposizione che arrivano i primi commenti. “Ad appena quattro mesi dalle elezioni comunali, l’amministrazione di Ardea è già in panne: nella riunione consiliare del 28 settembre, con punti all’ordine del giorno molto importanti come l’approvazione del bilancio, il sindaco Di Fiori si è trovato con la sua maggioranza allo sbando – hanno dichiarato in una nota congiunta i partiti di opposizione – Infatti, ai sei consiglieri di minoranza – Giordani, Abate, Ludovici, Rossi, Tantari e Capraro – si sono aggiunti quattro consiglieri di maggioranza: Fanco, Iacoangeli, Quartuccio e Montesi. La minoranza ha ringraziato ed espresso forte apprezzamento per l’altro seno di responsabilità mostrato dai quattro colleghi che hanno inteso prendere le distanze da misure che penalizzano i cittadini e dissipano risorse in un momento economico difficilissimo per tutti”. La disputa è avvenuta sulla vicenda della concessionaria Aipa, “la quale gode di un contratto che le riconosce ben il 18,7% di aggio per la riscossione dei tributi. I dieci consiglieri, dopo aver osservato l’esosità della percentuale dell’aggio, rapportandola alle pretese di Equitalia che ne incassa l’8% e che dovrebbe arrivare al 4 %, hanno sollecitato la sospensione in autotutela del contratto al fine di effettuare una verifica da parte di tecnici e del dirigente preposto, anche in relazione alla farraginosità dell’incarico e dubbi di legittimità. Dopo quattro ore di allucinante discussione, quel che rimane della maggioranza Di Fiori pretendeva di disporre una farsesca verifica di tre giorni e senza menzionare la sospensione contrattuale”. Al termine della discussione, la minoranza e i quattro consiglieri aggregati hanno chiesto di votare la mozione, che è passata con dieci a favore e sei astenuti. “Subito dopo – hanno aggiunto i rappresentanti dell’opposizione – dagli stessi banchi della maggioranza i quattro “consiglieri responsabili” hanno chiesto la verifica del numero legale e sono usciti”. La questione desta molta preoccupazione, poiché il bilancio del comune deve essere approvato entro il 30 ottobre e in queste condizioni non è facile prevederne la sua approvazione.