In assenza dei Consiglieri comunali, dell’Assessore e del Dirigente all’ambiente, della stampa – tutti debitamente invitati – alcuni esponenti del Comitato No-Inc hanno spiegato ai cittadini presenti alla conferenza-dibattito i danni alla salute e all’ambiente già provocati dalla discarica: inquinamento delle falde acquifere – dimostrato dalle analisi dell’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale e dell’Ecocontrol di Pomezia che evidenziano livelli oltre i limiti di arsenico, cloroformio e ferro nei pozzi spia di controllo sottostanti la discarica di Roncigliano – e dell’aria – dovuto alla decomposizione dei rifiuti indifferenziati che sprigionano sia idrocarburi volatili dal caratteristico odore sulfureo, sia gas inodori ma pericolosissimi come il cloruro di vinile, sostanza tossica, cancerogena e mutagena.
Sono inoltre stati esposti i danni potenzialmente arrecabili dall’inceneritore, quali la dispersione nell’aria di nano polveri, diossine e altre sostanze tossiche. “A questi danni – spiegano gli organizzatori – va aggiunta anche l’assurdità di una scelta del genere in fatto di trattamento dei rifiuti, sia a livello economico, visto che l’impianto sarebbe costruito con fondi pubblici e produrrebbe energia elettrica vendibile sul mercato con ricavato del solo gestore privato dell’impianto, sia a livello pratico, dal momento che diventerebbe combustibile solo il 30% circa dei rifiuti che per di più, trattandosi di carta, cartone, plastica e legno, sarebbe riciclabile in altro modo. Nnascerebbe poi il problema di stoccare le ceneri prodotte da questa combustione, quando altre e praticabili sarebbero le alternative, come una raccolta differenziata spinta e un vero e virtuoso riciclo dei rifiuti”. I ragazzi del No-Inc hanno anche informato i cittadini di Ardea della complicata e poco chiara situazione legale che sta alle spalle di questi impianti.
“Cosa fare, quindi, in concreto? Vista la manifestata sensibilità e disponibilità del Vice-Sindaco di Ardea in merito alle questioni esposte e affrontate, la richiesta rivolta dal Coordinamento contro l’inceneritore di Albano e dagli Amici di Grillo ad Ardea all’Amministrazione comunale è stata quella di portare e approvare in Consiglio comunale la richiesta di una riapertura e revisione dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) precedentemente approvata per la realizzazione dell’inceneritore, viste le ultime analisi che mostrano un cambiamento, ovviamente in peggio, delle condizioni ambientali e igienico-sanitarie del territorio interessato dagli impianti”.
Il Vice-Sindaco Bardi si è detto disponibile a questo impegno e ha assicurato che al più presto al Consiglio comunale di Ardea sarà discusso questo punto.
“Come Amici di Grillo ad Ardea – hanno concluso i volontari – ci impegneremo, quindi, affinché questa occasione di informazione e sensibilizzazione su un problema così importante quale la salute pubblica di tutti i cittadini di questo territorio, possa presto trasformarsi in un atto concreto, che, insomma, alle parole seguano i fatti”.