Ora che la cannabis è legale in molte parti del mondo ci sono migliaia di persone che si stanno sbizzarrendo nell’usarla in più maniere. Non ci stiamo ovviamente riferendo a brownie e biscotti pieni di THC, ma all’inserimento del CBD nei piatti di tutti i giorni, per approfittare dei suoi benefici per la salute senza ‘sballarsi’ né andare contro la legge.
Facendo sempre particolare attenzione alle indicazioni che vengono date sul suo uso o meno da un professionista della salute, prima di vedere come usare la cannabis legale in cucina, chiariamo un concetto fondamentale: la differenza tra CBD e THC.
Che differenza c’è tra CBD e THC
Come spiegato su cbdinfo.it sia CBD (ovvero il cannabidiolo) che THC (quindi il tetraidrocannabinolo) sono cannabinoidi e sono i componenti più importanti presenti nella marijuana.
La sostanziale differenza tra CBD e THC è che la seconda è una sostanza psicoattiva, quindi capace di alterare la percezione della realtà e l’umore, anche in maniera negativa, provocando ansia e paranoie. Il THC infatti risveglia il recettore che stimola il sistema nervoso e influisce sulla sensazione di fame, sull’umore, sulla memoria, ecc…
Al contrario il cannobidiolo viene usato a scopo medico per la sua azione benefica nel combattere depressione e infiammazioni croniche, come anche molto altro, senza alterare la persona che lo assume. Il CBD infatti stimola soprattutto il recettore delle cellule del sistema immunitario e ha un effetto antinfiammatorio e antiossidante.
Perché usare il cannabidiolo in cucina
La maggior parte dei consumatori di marijuana sa che il suo effetto è maggiore se utilizzata nella preparazione del cibo, rispetto a quando viene fumata. Questo è dovuto al fatto che il corpo scompone il THC in maniera diversa e dispone maggiormente dei suoi effetti, acutizzando quindi le attività psicoattive. Nel CBD invece, non si ha l’effetto psicoattivo quindi, consumandolo insieme agli alimenti, si ottiene un potenziamento solo dei suoi effetti benefici.
La preparazione di piatti con l’aggiunta di CBD è una buona opzione per quelle persone che vogliono sfruttare le potenzialità del cannabidiolo mangiandosi anche solo un panino.
Come usare CBD in cucina
La prima e più semplice modalità di usare il cannabidiolo in cucina è preparando il burro al CBD.
Il burro ha la particolarità di essere un alimento sano (a dispetto delle vecchie credenze) e può essere usato per la preparazione di molte altre pietanze, oltre che consumato semplicemente su una fetta di pane. Aggiungere olio di CBD a questo grasso è un modo per aumentarne i suoi benefici.
Ingredienti:
- 15 ml. di olio CBD
- 500 gr. di burro vaccino
- 1 litro di acqua
Procedimento:
Spezzettare il burro in una casseruola media, aggiungere l’olio di CBD e circa 1 litro di acqua.
Mettere sul fuoco a temperatura bassa per circa un paio di ore. Ogni mezz’ora controllare il burro e mescolarlo.
Una volta che l’acqua sarà evaporata (a volte può volerci un po’ più delle due ore previste), versare il composto in un recipiente e lasciare raffreddare.
Quando non sarà più caldo, mettere il burro al CBD in frigorifero e consumare a piacere per preparare dolci e biscotti, condire piatti di carne o verdura o per ungere una fetta di pane tostato come merenda.
Allo stesso modo del burro vaccino. può essere usato qualsiasi altro olio o burro, seguendo la stessa ricetta qui sopra, ma unendo per esempio un buon olio di cocco extravergine estratto a freddo ai 15ml di olio di CBD e all’acqua.
Il CBD sotto forma di olio può anche essere utilizzato come ingrediente per la preparazione di una squisita besciamella, un’insalata mista o anche un saporito curry. Sarà sufficiente versare qualche goccia nella preparazione delle ricette tradizionali e i benefici del cannabidiolo si andranno ad aggiungere al normale pasto.