Tre mesi per seppellire un proprio caro ma anche di più. E’ questa la paradossale situazione creatasi al cimitero comunale di Aprilia, finito, o meglio, tornato alle cronache già nei mesi scorsi per i problemi legati alla manutenzione e al degrado della struttura.
Ora però una nuova questione, sebbene anche in questo caso, raccogliendo le testimonianze, non si possa parlare di “novità”, tiene banco: quella dei tempi (biblici) per ottenere una sepoltura.
C’è chi aspetta da giorni, chi da un mese e chi, come detto, addirittura da mesi, alcuni perfino da febbraio, stando ad alcune indiscrezioni raccolte presso la struttura che stiamo verificando. Intanto però c’è chi come Antonio (nome di fantasia) denuncia il caso di una salma messa in stand by da inizio agosto e senza nemmeno essere alloggiata in una camera refrigerata.
Cimitero di Aprilia troppo “affollato”, il caso: dal 6 agosto in attesa della sepoltura a terra
Un incidente stradale provoca, dopo 18 giorni di coma, la morte di una persona le cui generalità non divulghiamo per motivi di privacy. I parenti saldano il conto con il Comune di Aprilia per un posto a terra dato che la famiglia è di religione cristiano- ortodossa la quale prevede unicamente questo tipo di tumulazione; il bollettino, in nostro possesso, indica la somma di 1.050 euro e dall’ente fanno sapere che ci sarebbero voluti 6-7 giorni per la sepoltura.
Il problema è che oggi, 27 agosto 2018, la salma è ancora al cimitero senza nemmeno il comfort di una stanza refrigerata. “Al Comune di Aprilia interessano solo i soldi e nulla di più. Presi i soldi arrivederci”, è il commento amaro dei familiari della vittima. “Adesso ci hanno promesso che in settimana risolveranno la questione ma non è la prima volta che dicono cose non corrispondenti a verità. Noi aspettiamo, ma è veramente uno scandalo”.
Attendiamo ora una replica da parte dell’amministrazione sulla vicenda.