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CENTRO ANZIANI VERSO IL COMMISSARIAMENTO

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Azzerato il comitato di gestione del centro anziani Nuova Florida a causa delle dimissione dei suoi componenti. I motivi sono scritti nella lettera inviata all’assessore al patrimonio Fulvio Bardi, al dirigente al patrimonio Cosimo Mazzone, al responsabile dei centri anziani e funzionario del patrimonio Vincenzo Diana e a tutti i consiglieri comunali.
Il motivo? Sembrerebbe che i responsabili comunali non intendano accettare per le votazioni i rinnovi presentati con domanda cumulativa in quanto a loro dire “non previsto dallo statuto del centro”. Dopo i tagli dovuti alla crisi, comunale, il direttivo hanno, avrebbe proposto un contributo obbligatorio di cinque euro mensile con anticipazione di quattro mensilità ovvero 20,00 euro al momento dell’iscrizione a quanti intendano partecipare alle attività socio culturali finanziate dalla Regione Lazio, escludendo dall’iscrizione quanti non siano interessati a versare il contributo. Ieri pomeriggio si sono aperte le iscrizioni raggiungendo circa 80 persone. Ma le iscrizioni sono state sospese quando alcuni soci, per una questione di legalità e di principio hanno sollevato il problema, irritando alcuni membri del direttivo. Uno dei soci ha chiamato telefonicamente il sindaco Luca Di Fiori, il quale con pacatezza e serenità ha spiegato: “Non conosco il problema, dovete chiedere spiegazioni al dirigente che tra l’altro è un avvocato, spero non dovermi recare dai carabinieri per questo motivo”.
Conclusa la telefonata, il garante, l’ex assessore ai servizi sociali Giovanni Catalucci, ha bloccato le iscrizioni e la raccolta fondi in attesa di un verdetto dell’avvocato. Il consigliere Fabrizio Acquarelli, esterrefatto da una richiesta di contributo per sopperire alle carenze comunale, ha telefonato all’assessore Fulvio Bardi comunicandogli di essere favorevole al commissariamento del centro anziani. Il consigliere ha detto che chiederà al sindaco Di Fiori il suo interessamento affinché si arrivi da subito al commissariamento del centro considerando che il direttivo è dimissionario. Insomma una questione di forma più che di sostanza, pur riconoscendo le buone intenzioni delle richieste di finanziamento, che comunque non possono essere imposte, minacciando la non iscrizione a corsi finanziati dalla Regione Lazio.
Luigi Centore

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