“Signor Sindaco – si legge nella missiva inviata dai Comitati di Quartiere Roma 2 e Santa Palomba – con la presente è nostra intenzione porre alla Sua attenzione e a quella dell’intera Città la grave situazione di disagio che stanno vivendo i bambini e le famiglie che avrebbero dovuto frequentare le classi elementari pressol a struttura scolastica di Santa Palomba”. “Ebbene sì, avrebbero – specificano i cittadini – E’ infatti ormai noto a tutti che la ASL ha negato la fruibilità dei locali a causa della presenza di gas radon oltre i livelli consentiti dalla legge e che gli “accorgimenti tecnici” messi in atto dall’Amministrazione comunale per garantire la fruibilità dei locali sono stati giudicati insufficienti a garantire il corretto svolgimento delle lezioni. E ora? I bambini sono stati destinati e sparpagliati in altre strutture sul territorio comunale, dove vengono accompagnati con un servizio bus appositamente predisposto”. Pur consci della comodità del pullmino, i genitori riscontrano difficoltà oggettive legate soprattutto agli orari, che sono sempre condizionati dal forte traffico di via dei Castelli Romani, rendendo incerto il momento dell’arrivo del bus. “Converrà con noi – prosegue il documento – che questa soluzione può essere considerata assolutamente provvisoria e che occorre, con la massima urgenza e tempestività, intervenire per ripristinare le condizioni affinché la scuola elementare di Santa Palomba sia nuovamente fruibile. Riteniamo superfluo porre in evidenza che lo stato attuale delle cose non consente ai giovani studenti di frequentare la scuola con la necessaria serenità, nonché i grandi disagi che vivono e vivranno i genitori, in buona parte lavoratori, stante la mancanza di orari certi di andata e ritorno, ormai essenziali nell’organizzazione della giornata”. “Le chiediamo dunque – concludono i firmatari – di porre in essere tutto quanto necessario affinché i bambini possano tornare a frequentare la scuola del loro quartiere nel più breve tempo possibile e che alle indicazioni generiche finora trapelate dal Comune segua una chiara e inequivocabile indicazione della data entro la quale I’Amministrazione si impegni a risolvere questa ennesima emergenza che ha colpito il nostro territorio”.
Intanto gli Amministratori stanno cercando di risolvere il problema delle mense. L’Innova ha avvisato il Comune attraverso un fax, inviato nei giorni scorsi anche alla Prefettura, nel quale si comunica che il servizio verrà svolto non con pasti caldi, ma distribuendo cestini con le derrate alimentari già presenti nei magazzini, non potendo acquistare nuove derrate alimentari dai propri di fornitori a causa della esposizione debitoria comunale. A rischio non solo i pasti, ma anche gli stipendi dei lavoratori. Il sindaco è al lavoro per cercare il modo di versare alla ditta un importo che possa accontentare la ditta, evitando che questa diatriba abbia ripercussioni negative sui bambini di Pomezia, altrimenti costretti a mangiare panini.