Questo l’oggetto dell’ordinanza firmata l’altro ieri dal dirigente ai Lavori Pubblici, l’ingegnere Renato Curci, che chiude, a poche ore dall’inizio dell’anno scolastico, la palestra della scuola più nuova di Pomezia, per evitare pericoli ai bambini. L’edificio era infatti stato consegnato dalla ditta costruttrice appena tre anni fa, con ulteriore collaudo a luglio del 2010, ma sin dai primi mesi si sono evidenziate diverse criticità e problemi strutturali, con difetti nell’impianto di riscaldamento ed infiltrazioni di acqua piovana dalle pareti. Ad aprile dello scorso anno l’Amministrazione comunale aveva provveduto ad attivare le procedure di Accertamento Tecnico presso il Tribunale di Velletri, dal quale erano stati inviati i periti per i sopralluoghi di accertamento, dai quali è emerso che i problemi non erano solo quelli già appurati dal Comune. Il pericolo veniva infatti dal tetto della palestra, dove mancavano, e mancano tutt’ora, alcuni bulloni sulle piastre di ancoraggio della copertura in legno lamellare della palestra, con il rischio che la stessa crolli. Da qui i sopralluoghi anche da parte dei tecnici comunali e la conseguente ordinanza di “interdizione a qualunque utilizzo, ed in particolare alla permanenza a qualsivoglia titolo di persone non autorizzate al loro interno, della palestra, dei locali di servizio della nuova scuola elementare di via Pietro Nenni”. La segnalazione della chiusura è arrivata dal consigliere comunale Saverio Pagliuso, che ricopre anche la carica di Commissario Straordinario del Collegio del 1° Circolo Didattico. “Domattina – ha dichiarato Pagliuso – protocollerò una lettera indirizzata al sindaco Enrico De Fusco per sollecitare i lavori di messa in sicurezza, rimarcando l’importanza della palestra per i piccoli alunni”. “Abbiamo preferito chiudere la palestra – ha dichiarato il dirigente Renato Curci – per evitare possibili disgrazie”. Adesso andranno ricercati i fondi che il Comune dovrà anticipare per poter iniziare i lavori di messa in sicurezza, che poi verranno addebitati alla ditta costruttrice.
MANCANO LE VITI NEL TETTO, CHIUSA LA PALESTRA DELLA SCUOLA “DON BOSCO”
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