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Ostia, bagarre in aula consiliare: sit-in del PD con il pubblico, espulso Athos De Luca

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Bagarre ad Ostia nell’aula consiliare del X Municipio romano.

L’INTERVENTO DI DE LUCA

Il consigliere d’opposizione Athos De Luca, durante gli interventi liberi nella prima ora del consiglio municipale di oggi, ha manifestato il disappunto del PD riguardo a quello che ha definito “il mancato rispetto dell’ordinanza della Sindaca Raggi sulla balneazione nel litorale

La presidenza dell’aula ha chiesto con forza a De Luca di concludere, visto che era andato oltre il tempo.

A quel punto, dopo una riunione dei capigruppo, si è tornati in aula.

IL SIT-IN E L’ESPULSIONE

Quindi De Luca e l’altra consigliera PD Margherita Welyam hanno inscenato insieme al pubblico (in cui erano presenti attivisti dem) un sit-in.

Sono stati esposti cartelli con scritto “Mare libero per tutti” e “Basta lungomuro”.

A quel punto De Luca è stato espulso dall’aula e poco dopo sono stati espulsi anche alcuni cittadini.

Secondo la consigliera Welyam tutto sarebbe stato fatto dalla maggioranza M5S per non rispondere nel merito.

L’ACCUSA DI WELYAM

Ai nostri microfoni la consigliera ha aggiunto: “Il capogruppo M5S Di Giovanni si è scagliato contro il pubblico e ha detto ad un ragazzo di 26 anni che era colpevole della gestione sbagliata degli stabilimenti. Prenderemo misure legali nei confronti del consigliere. Una vergogna“.

DI GIOVANNI SI DIFENDE

Questa la replica del consigliere di maggioranza M5S Antonio Di Giovanni:

Non ho accusato personalmente nessuno, ho contestato la gestione della precedente amministrazione PD finita anche in Mafia Capitale, di cui oggi in aula tentano di nascondere le loro responsabilità con sceneggiate patetiche. Oltretutto il comportamento del ragazzo a cui si fa riferimento è stato irrispettoso dei lavori dell’aula, assieme a chi gli stava vicino con altri cartelli. Se vogliono querelare lo facciano pure, mi sento di essere nel giusto e sopratutto poco incline a ricevere insulti da parte del Partito Democratico, che attraverso una consigliera in erba tenta di rifarsi una verginità politica perduta“.

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