Decine di persone morse dal pericoloso “ragno violino”. Succede a Roma sud e, soprattutto, nelle zone che arrivano fino a Pomezia comprese tra Ardeatina e Laurentina.
Questo tipo di ragno, velenoso, ha colpito tantissime persone in queste ultime ore, costringendole a ricorrere al pronto soccorso.
Questo animale, il cui nome scientifico è Loxosceles rufescens, ha un aspetto piccolo e giallognolo tendente al marrone, con una grandezza di circa 7 – 10 millimetri.
Nel periodo estivo colpisce in particolar modo. Il ragno violino solitamente si trova nei solai, ma non è difficile trovarlo annidato nelle scarpe. Predilige luoghi dove ci sono spazi verdi, proprio come nelle zone tra via Ardeatina e via Laurentina.
ATTENZIONE AI SUOI MORSI
Bisogna far attenzione a non sottovalutare i morsi di questo insetto, anche se a volte neanche ci si accorge di essere stati colpiti che non si senta immediatamente il dolore.
I sintomi, infatti, solitamente si avvertono nelle 24/48 ore seguenti.
Il morso del ragno violino ha effetti velenosi sull’uomo. Il veleno dell’aracnide, infatti, ha azione necrotica sui tessuti colpiti e nei soggetti allergici. Nei casi più gravi può provocare anche la formazione di un’ulcera estesa che guarisce solo dopo trattamento medico lasciando al suo posto una cicatrice.
COME RICONOSCERE IL MORSO
Nella prima fase, il morso lascia solo una lieve puntura che, con il passare del tempo, tende a trasformarsi in un dolore intenso, spesso accompagnato da manifestazioni pruriginose. Di solito, la fase più acuta si manifesta dopo 8 ore dalla puntura. Nella zona colpita infiammata e dolorante si crea una bolla piena di liquido al centro, che appare biancastro. Quando la vescica scoppia, la zona forma una grande ulcera che può estendersi più in profondità nel tessuto. La manifestazione cutanea del morso può essere accompagnata da altri sintomi come febbre lieve, brividi, nausea, vomito, agitazione e dolori muscolari.
«È una brutta bestia: se vuole, sa far male – spiega al quotidiano Leggo l’infettivologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi di Milano – generalmente non attacca perché tende a restare in disparte ma, se si incattivisce, è pericoloso. Un suo morso può portare prurito e arrossamenti ma anche allergie e bruciori. Non solo, se intervengono batteri anaerobi si possono anche creare danni alla cute, danni muscolari e ai reni. I sintomi si manifestano entro due giorni dalla puntura: a quel punto è indispensabile correre in ospedale. È importante prendere l’animale, anche morto e schiacciato, o fargli una foto per mostralo poi al medico a cui ci si rivolge. Il mio consiglio è di andare subito in una struttura ospedaliera con un centro anti-veleni».
Sottovalutare il morso di questo ragno è quindi pericoloso: se punti, meglio andare immediatamente al pronto soccorso.