“Sappiamo come la Giunta abbia deliberato un aumento della Tarsu del 12% in maniera oscura (visto che è accaduto di notte e senza neanche anticipare nulla durante il concomitante consiglio comunale) e sappiamo anche che la giustificazione del Sindaco è stata la mancanza di fondi sufficienti a coprire il costo di una raccolta che nel frattempo era stata inopinatamente estesa, non si sa da chi, ad altre aree del nostro territorio non precedentemente concordate – ha comunicato il direttivo – Non vogliamo entrare nel merito di come queste cose possano accadere, visto che c’è una commissione Trasparenza che attraverso il suo presidente s’è fatta carico di una interrogazione urgente a risposta immediata su tutta la questione legata alla gestione dei rifiuti. Come cittadini, però, esigiamo una risposta plausibile a quello che sta diventando un problema endemico”. Il comitato ricorda poi le parole del sindaco Luca Di Fiori lo scorso luglio, quando ci fu un problema analogo. “Il sindaco, insieme all’assessore all’Ambiente, allora disse: “Ci scusiamo con i cittadini per i disagi avuti in questi giorni che non sono dovuti a mancanze direttamente imputabili all’Amministrazione comunale, ma che erano legate a problematiche interne tra la ditta l’Igiene Urbana s.r.l. e i lavoratori stessi. Già da oggi è iniziato il processo di normalizzazione che sarà definitivo a partire dalla giornata di domani quando la raccolta riprenderà regolarmente. Già nei giorni scorsi avevamo incontrato i rappresentanti dei lavoratori per capire cosa stesse succedendo, affrontare e cercare di risolvere la questione”. Invece oggi ci troviamo nuovamente nella medesima condizione. Risulta evidente a tutti che qualcosa non va e che sarebbe ora che la nostra amministrazione facesse dei passi concreti per la soluzione definitiva di questo problema. I cittadini hanno diritto di conoscere le reali cause dei disservizi e nel caso si trattasse ancora una volta di problematiche interne alla ditta incaricata, sollecitiamo i nostri amministratori affinché vengano prese drastiche misure nei confronti dei responsabili perché non è assolutamente ammissibile che, oltre agli ormai insostenibili costi che è costretta ad affrontare, la cittadinanza debba anche subire l’onere e l’odore delle nuove discariche a cielo aperto che si stanno rapidamente formando sul nostro territorio e che stanno determinando di fatto un danno sia ambientale che biologico”.
ARDEA, DI NUOVO EMERGENZA RIFIUTI?
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