Il 29 Giugno scorso si è svolto presso il Teatro Moderno a Latina lo spettacolo di Flamenco, Danza Orientale e Folclore “Volver”, ideato da Francesca Coppetelli, danzatrice, coreografa e presidente di Cultura Mediterranea.
Quest’ultima nasce proprio da un’idea di Francesca Coppetelli che scopre, dopo gli studi di danza classica, la passione per il Flamenco inizia nel 1995, quando si dedica totalmente a questa disciplina.
Oggi la Coppetelli è una delle più grandi esponenti del flamenco in Italia e una fine conoscitrice della cultura dei Paesi che lambiti dal Mar Mediterraneo. Si è formata sotto la guida di famosi Maestri spagnoli tra i quali Carmela Greco, Belen Maya, Manuela Rios , Charo Cruz, Eva Manzano, Antonio El Tabanco, Pastora Galvan e continua i suoi studi in Italia continua i suoi studi con Carmen Fuentes e Carmen Meloni.
Volver, come il titolo del film di Pedro Almodóvar del 1996, ha il significato di “svolta”, “ritorno” ed è dal suo significato etimologico che trae vitalità e sostanza il magnifico spettacolo. Il ritorno è alle origini attraverso un percorso a ritroso nelle forme d’arte popolari che hanno accompagnato la nostra storia. Il compito della narrazione è affidato ai popoli camminanti che hanno attraversato luoghi e culture fino a giungere in India. Al centro di tutto si trova l’Uomo con le sue potenzialità migliori, costruttive.
Un bellissimo viaggio attraverso questi mondi del sole con coreografie di Lalla Asmaa, Omar Abdo, Amador Rojas, La Moneta, Shahinaz e Francesca Coppetelli. L’aspetto musicale è stato curato invece dal cantante Antonio Heredia Munoz, il chitarrista Juan de Pilar e il percussionista Israel Varela. La musica ipnotica e i movimenti cadenzati hanno condotto gli spettatori nell’universo del flamenco, una danza che è linguaggio, rappresentazione, sofferenza e gioia. Il corpo che si fa “biblioteca” viaggiante e si lascia contaminare, si fa strumento e divulgatore di conoscenza.
Ecco le dichiarazioni della Coppetelli “Volver è stato proprio un lungo viaggio che ha dato i suoi frutti, quello che ho pensato sin dall’inizio di è realizzato, ognuno di noi e comunque tutti i partecipanti allo spettacolo, che sono stati tantissimi e li ringrazio uno per uno, si sono lasciati pervadere da queste culture millenarie che emanano un fascino particolare. Amado Rojas uno spettacolo della natura, essenza del flamenco e dell’arte in generale, averlo di nuovo con noi è stato magnifico ed esaltante; Juan de Pilarla sua chitarra parla da sola, una melodia infinita che ti pervade il cuore, colonna portante che ormai fa parte della mia famiglia; Antonio Heredia una rivelazione, voce flamenca dalle mille sfaccettature che si è lasciata coinvolgere in questo turbinio di passioni; Israel Varela, musicista eccezionale, uomo di una gentilezza di altri tempi, ci ha supportato tutto l’anno, intraprendere un percorso con lui mi ha dato la forza di fare delle cose pazzesche che prima non avrei mai fatto; Lalla Asmaa grazie per la meravigliosa coreografia che ci ha fatto divertire tantissimo; Shahinaz Angela Raqs che dire….ormai fa parte della mia follia….compagna di viaggio che ha trasmesso veramente il senso della danza orientale a tutti.
E poi un grazie speciale a tutte le mie allieve che continuano a seguirmi da tanti anni, a quelle nuove che si sono trovate catapultate in questo viaggio meraviglioso, VI ADORO…… Rebecca Fusco Isabella Bonarda Zaina Silvia Palamara Daniela Santori Antonella Ricotta Federica Turco Paola Fischetto Federica Zoratto Paola Mele Claudia Coppetelli Alessandra Clementi Silvana Roma Vanessa Inelli. “
Marina Cozzo