Un maxi-fascicolo preparato dal prefetto Domenico Vulpiani mette sotto la lente d’ingrandimento il sistema delle concessioni demaniali ad Ostia. Tutti e 61 gli stabilimenti e le 10 spiagge libere sono finiti dentro il dossier di Vulpiani e, stando a quanto riportato oggi da Il Messaggero, “in 35 di questi sarebbero state riscontrate irregolarità”.
Non solo: “per altri sei è scattato l’iter per il ritiro della concessione!. L’avvio della procedura di revoca giunge dopo gli accertamenti della Polizia Locale che aveva accertato le irregolarità sul demanio marittimo.
E’ di oggi inoltre, anche se il provvedimento era già stato ampiamente annunciato, la notizia della revoca della concessione allo stabilimento Le Dune.
Un “momento storico” ha commentato il sindaco Virginia Raggi: nello stabilimento in oggetto, è stato contestato “come l’area dello stabilimento in esame sia risultata maggiore rispetto a quella riportata nel titolo concessorio” e che inoltre “sono stati rinvenuti manufatti in aperta difformità” con le planimetrie a disposizione dell’amministrazione”.
Tali presupposti, codice della navigazione alla mano, “basterebbero già per far scattare la decadenza della concessione e a questi”, secondo il Messaggero, va aggiunto tutto il faldone relativo ai canoni demaniali e alle imposte regionali, con discrepanze fra quanto dovuto dallo stabilimento e quanto effettivamente versato all’erario. Adesso scatta il limite dei 20 giorni entro il quale il proprietario potrà effettuare il ricorso al Tar impugnando il provvedimento.
La stretta sugli stabilimenti dunque, nel bel mezzo della stagione estiva ora a forte rischio, provocherà, qualora gli iter venissero espletati, la chiusura degli stabilimenti balneari con i gestori che dovranno lasciare le strutture.