Si è svolta ieri la visita di Papa Francesco a Ostia per la festa del Corpus Domini. Il pontefice ha celebrato la messa nel piazzale della parrocchia di Santa Bonaria, nel quartiere di Nuova Ostia.
Le parole di Papa Francesco
Una scelta fortemente simbolica, dopo mesi in cui il quartiere è finito sotto i riflettori per il clima di illegalità messo in piedi dalle mafie romane. Proprio su questo il pontefice ha insistito nel suo messaggio ai fedeli. “Dio”, ha detto, “chiama in questa città, il cui nome, Ostia, richiama l’ingresso, la porta. Signore, quali porte vuoi che ti apriamo qui? Quali cancelli ci chiami a spalancare, quali chiusure dobbiamo superare? Gesù desidera che siano abbattuti i muri dell’indifferenza e dell’omertà, divelte le inferriate dei soprusi e delle prepotenze, aperte le vie della giustizia, del decoro e della legalità”, ha detto il Santo Padre durante la messa del Corpus Domini. “L’ampio lido di questa città richiama alla bellezza di aprirsi e prendere il largo ma per far questo occorre sciogliere quei nodi che ci legano agli ormeggi della paura e dell’oppressione”, ha aggiunto papa Bergoglio invitando a “non rimanere zavorrati sulla spiaggia in attesa che qualcosa arrivi, ma a salpare liberi, coraggiosi, uniti. Avete provato situazioni dolorose; il Signore vuole esservi vicino. Apriamogli le porte“. Sono parole che richiamano subito alla mente quelle di Giovanni Paolo II, che nella sua prima messa, nel 1978, disse il celebre: “non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo!”.
“Gesù è nei luoghi scomodi”
Francesco ha poi dedicato un passaggio ai più deboli, alle persone rimaste indietro. “Gesù non predilige luoghi esclusivi ed escludenti”, ha spiegato, “egli ricerca posti non raggiunti dall’amore, non toccati dalla speranza: in quei luoghi scomodi desidera andare e chiede a noi di fargli i preparativi. Quante persone sono prive di un posto dignitoso per vivere e del cibo da mangiare! Ma tutti conosciamo delle persone sole, sofferenti, bisognose: sono tabernacoli abbandonati. Noi, che riceviamo da Gesù vitto e alloggio, siamo qui per preparare un posto e un cibo a questi fratelli più deboli”. Parole destinate a toccare il cuore di una periferia sempre più emarginata, e che sembra distante anni luce dalla Capitale. La scelta del Corpus Domini di oggi a Ostia arriva a seguito della richiesta dei sacerdoti del litorale. Non è la prima volta: anche Paolo VI nel 1968 aveva celebrato la festività sul Lido di Roma. Oggi, come allora, è il simbolo di una Chiesa vicina alle periferie.
Fonte: ostiatv.it