Il Consigliere comunale di Ardea Riccardo Iotti ha presentato una doppia interrogazione al Sindaco Mario Savarese. Oggetto della richiesta di chiarimenti sono il centro diurno per malati di Alzheimer e la pratica di sport per i bambini affetti da disabilità. La risposta, però, fa discutere.
Centro diurno ancora chiuso
Per quanto riguarda il centro diurno per i malati di Alzheimer, per cui era stato destinato un villino confiscato alla mafia a Colle Romito, il Consigliere ha sollevato alcuni dubbi sulla gestione della questione da parte del Comune. In particolare, ha chiesto come mai l’amministrazione di Ardea abbia smesso di partecipare al Comitato d’Ambito di programmazione sulle linee guida relative all’Alzheimer per l’ASL Roma H, che si riunisce ad Albano, dopo aver ottenuto da questo 140.000 € per il centro diurno. Soldi che rischiano di essere destinati ad altri Comuni, se il centro non verrà aperto entro settembre 2018: tempistica difficile da rispettare, visto che l’edificio versa in stato di abbandono da 7 mesi. Perciò Iotti chiede che sia predisposto e discusso il capitolato di gara per la gestione del centro diurno. Sull’altra interrogazione arriva invece la risposta che ha stupito il Consigliere.
“Le famiglie non vogliono mandare i figli a fare attività”
Il Comune di Ardea ha infatti ottenuto nel 2015 oltre 175 mila euro dal fondo di riequilibrio regionali, soldi che hanno finanziato anche il progetto di sport per bambini affetti da disabilità. Un progetto che avrebbe garantito l’attività motoria gratuitamente a minori con disabilità o in nuclei con disagio economico, individuati dal servizio sociale. Dopo che nel 2017 sono stati finanziati 6 progetti di sport organizzati da 6 associazioni sportive, nessuno ha più avuto notizie per l’attivazione. La richiesta di chiarimenti sul punto, che ha toccato anche il problema della carenza di personale nei servizi sociali, ha ricevuto una risposta che Iotti definisce “imbarazzante“. L’amministrazione ha infatti risposto che “nessuna famiglia del territorio ha aderito, ovvero che nessuna delle famiglie seguite dai servizi sociali di Ardea intende mandare il figlio a fare attività sportive, ludico-ricreative e riabilitative gratuitamente”. Il Consigliere Iotti afferma di faticare a credere a una cosa del genere, ed è difficile dargli torto. Si rimane dunque in attesa di ulteriori chiarimenti da parte della giunta.