Enza arriva tutte le sere da Nettuno, col Cotral, per dormire in un supermercato di Pomezia. Non ha altro posto in cui passare la notte. Inizia così la segnalazione di una lettrice, che ci ha scritto per diffondere un appello di solidarietà.
L’appello agli albergatori: ospitiamo Enza
La signora Enza è in una difficile condizione. Dopo aver subito lo sfratto due mesi fa, non è riuscita a rimettersi in carreggiata, essendo completamente da sola, senza amici o familiari. Per questo è stata costretta a una scelta durissima: venire a Pomezia ogni sera da Nettuno, per dormire nell’unico supermercato aperto 24 ore su 24. I lavoratori e qualche cliente fanno il possibile per aiutarla, ospitandola nel bar della struttura e portando cibo, acqua e prodotti di igiene intima. Purtroppo non basta: la signora da mesi non riesce a farsi una doccia, essendo costretta a lavarsi a pezzi nei bagni pubblici. Inoltre, non avendo un letto, lamenta forti dolori alle gambe e una stanchezza cronica. Enza è una persona timida, umile, molto commossa dai rari gesti di solidarietà che riceve a Pomezia nelle lunghe notti che è costretta a passare seduta al tavolino del bar. Un gruppo di cittadini, mossi dalla storia di Enza, hanno contattato parrocchie e associazioni per trovare un posto, ma la strada è lunga. Per questo oggi dalle pagine del Corriere della Città lanciano un nuovo appello: un albergatore di Pomezia conceda una soluzione temporanea per ospitare Enza. Una volta trovata la disponibilità di un albergo, si potrà far partire la colletta per pagare il posto letto. Il Corriere della Città si unisce all’appello, e chiede ai lettori di darne massima diffusione. Nel frattempo, Enza aspetta al bar del supermercato h24: qualunque aiuto è ben accetto, anche dei vestiti puliti.