L’aborto diventa legale in Irlanda. I cittadini dell’isola hanno votato sì all’abrogazione dell’ottavo emendamento alla Costituzione. La norma abrogata vietava l’aborto in qualsiasi caso, anche dopo uno stupro o incesto.
Cosa dice l’articolo abrogato
Già gli exit poll di ieri sera avevano dato la notizia della vittoria a larghissima maggioranza del sì. Lo scrutinio in corso sta confermando il passo in avanti della cattolicissima Irlanda, ormai in corsa sulla strada dei diritti. La Costituzione irlandese era una delle più restrittive sull’aborto, vietandolo in tutti i casi, anche se si trattavo di un caso di stupro o di incesto, o se il feto era gravemente malformato. La tesi, sostenuta dalla Chiesa irlandese a sostegno del No al referendum, era che ogni vita era sacra, e perciò quella della madre non aveva un peso maggiore di quella del feto. Al contrario, i sostenitori del sì hanno lanciato una campagna per la libertà delle donne di scegliere sulla propria vita e sul proprio corpo. In realtà l’emendamento abrogato lasciava alle donne la possibilità di aggirare il divieto andando ad abortire nel Regno Unito (la parte settentrionale dell’isola irlandese è territorio britannico). Il problema evidente è che non tutte le donne potevano permettersi il costo del viaggio e dell’intervento, creando una discriminazione esclusivamente per le donne in stato di povertà.
Landslide victory dopo campagna violenta
Ora, dopo un’intensa campagna elettorale, anche la cattolicissima Irlanda riconoscerà alle donne il diritto di interrompere la gravidanza. Il premier irlandese Leo Varadkar ha promesso che verrà presentata una legge per il diritto all’aborto fino alle prime 12 settimane di gravidanza, estendibile in casi particolari. Il successo del referendum era stato previsto dai sondaggi, ma la vittoria del sì è stata più travolgente di quanto ci si aspettasse. Il 68 per cento dei votanti ha approvato l’abrogazione, facendo capire alle istituzioni irlandesi che il popolo è pronto ai cambiamenti civili e sociali degni di un Paese moderno. La landslide victory servirà anche a chiudere il sipario su una campagna elettorale segnata da toni violenti, con manifesti molto sopra le righe. Negli ultimi giorni, un gruppo di attivisti per il sì ha deciso di girare la città vestiti da angeli, per coprire con le loro ali i manifesti degli antiabortisti. Tutte le città irlandesi sono state tappezzate di manifesti per il sì e per il no, con volantini attaccati persino sui semafori. Per fortuna, le urne hanno parlato chiaro.