Poche parole, ma tanti fatti concreti: questa la linea scelta e appoggiata dall’UDC per la campagna elettorale del centrodestra unito.
Oggi la lista dell’Unione di Centro è stata presentata all’hotel Enea alla presenza del Segretario Nazionale ed europarlamentare On. Lorenzo Cesa e del Senatore Antonio Saccone, oltre che del segretario comunale Giuliano Pennacchi e del candidato sindaco Pietro Materese.
“Abbiamo deciso di presentare il nostro simbolo a Pomezia per ritrovare l’identità un po’ dispersa di questa città. La Democrazia Cristiana ha gettato le basi di Pomezia, conducendola agli anni d’oro, quelli in cui i posti di lavoro offerti erano più dei lavoratori disponibili. È questa la città che vogliamo vedere di nuovo, partendo dall’esperienza del passato per costruire il futuro, basandosi sulla politica della concretezza, che non si basa sugli slogan ma sui fatti. È più importante concentrarsi su come offrire i servizi i cittadini e trovare le risorse necessarie, che creare consenso attraverso i social o infangando gli avversari”, ha dichiarato il Senatore Saccone.
“È incredibile quanti finanziamenti della comunità europea, sia diretti che indiretti, rimangano inutilizzati perché gli enti locali non sanno come fare per ottenerli. Su questa mancanza, Pomezia è purtroppo ai primi posti – ha affermato l’On. Cesa – Non appena Matarese verrà eletto sindaco, verrò qui con un team di esperti che spiegherà nel dettaglio i modi per accedere a questi finanziamenti, che potranno davvero cambiare l’aspetto della città nella sua interezza, quartieri decentrati compresi. Conosco Pomezia molto bene, sin dal tempo in cui era stata concessa la Cassa del Mezzogiorno. Conosco i suoi problemi e so quanto sia importante sostenere concretamente il programma del centrodestra, con atti concreti. Riguardo Torvaianica e l’erosione, c’è la possibilità di ottenere finanziamenti finalizzati al ripascimento delle spiagge. Sostenere la famiglia, offrire servizi validi, potenziare i trasporti: sono tutte cose possibili non tagliando i costi in bilancio e togliendo quindi qualcosa ai cittadini, ma sfruttando quanto gli Enti superiori, a partire dall’Europa, posso offrire. Ci sono città e stati esteri che nel giro di 15 anni hanno cambiato completamente faccia proprio grazie a quanto preso dalla UE. Perché non farlo con Pomezia? Io sono qui proprio per garantire il mio impegno e felicitarmi ancora una volta con la scelta fatta per il nostro candidato sindaco: è la persona giusta, la migliore possibile per poter rilanciare questa città. Il suo agire senza perdersi in chiacchiere o mettersi in mostra è indice di serietà e concretezza, oltre che garanzia di sicurezza, riscontrabile nel suo curriculum”.
La presentazione è stata conclusa dall’intervento di Matarese.
“Le parole di un politico serio come Cesa, che offre tutto il suo appoggio per la risoluzione dei problemi di Pomezia, sono sicuramente una garanzia. Sono fiero che abbia sostenuto la mia candidatura, per la quale si è battuto riconoscendo che solo attraverso un candidato sopra le parti si potesse riunire la coalizione, consentendo così all’ideologia di centrodestra, radicata in questo territorio, potesse riaffermarsi – ha detto il candidato sindaco – Per tanti anni la città è stata in mano a persone che l’hanno distrutta, portandola da polo industriale e turistico importante a quello che ora abbiamo tutti sotto gli occhi. Noi vogliamo governarla al meglio: questo per me significa che Pomezia da territorio ordinario deve trasformarsi in territorio attrattivo, riconosciuto in ambito nazionale e internazionale. Dobbiamo pensare alla grande, perché l’ordinario è un fatto dovuto. Un sindaco non deve pensare al marciapiede o alla buca: quelle sono cose che si devono fare senza farle passare per straordinarie. Quello che deve fare il sindaco è trovare i fondi, senza fare tagli ai servizi già in erogazione o da erogare, ma in sinergia con gli Enti superiori. Per questo ogni giorno sto battendo molto il territorio per acquisire le varie criticità e, dopo aver parlato con i cittadini, corro a Roma, in Regione, per parlare con le persone che possono farci avere non solo i soldi, ma anche le soluzioni. Stessa cosa, come dimostra l’intervento di Cesa, per i fondi europei, ma anche con i ministeri, come quello dell’Interno, per garantire la sicurezza sull’intero territorio”.