Se Sparta piange, Atene non ride. Si può riassumere così la situazione politica pometina dei vari schieramenti. Il Movimento 5 Stelle si è scisso con l’uscita di Fucci e la creazione della sua lista che va a contrapporsi, elettoralmente parlando, proprio ai grillini. Il centrosinistra si sta dividendo, riunendo e dividendo di nuovo sul nome del candidato da presentare, tra nomi “temporanei”, proposte non condivise e mercanteggiamenti vari che fanno storcere il naso a volte a una corrente e a volte all’altra, mentre nel centrodestra ancora una volta troppi “galli nel pollaio” non faranno mai fare giorno. Tra auto-candidature, tentativi di forzature, prove di out-out, sono almeno tre le persone che vorrebbero a tutti costi che fosse il proprio il nome in cima alla lista per queste amministrative, pena il dirottamento del proprio portafoglio voti – come già accaduto in passato – verso altri lidi.
Nel centrodestra, per evitare gli autogol del passato, si fa ora sentire la Lega attraverso il responsabile locale Roberto Vettraino, forte del risultato ottenuto alle elezioni del 4 Marzo, che hanno visto il partito di Salvini avanti rispetto agli altri della coalizione.
“Visto l’imminente appuntamento elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Pomezia – ha dichiarato Vettraino – e costatato che già circolano diversi nomi che potenzialmente ambirebbero alla carica di Sindaco, la Lega, dopo il grande risultato ottenuto alle politiche e alle regionali, auspica che ci sia un centrodestra compatto e supportato anche da liste civiche che condividano il progetto di sviluppo della città per i prossimi 5 anni”.
“È altresì necessario – spiega il prof. Roberto Vettraino – che la Lega sia l’attore principale nella scelta del candidato a Sindaco e abbia un ruolo attivo nella stesura del programma amministrativo, al centro del quale deve esseri lo sviluppo del territorio con la susseguente creazione di posti di lavoro e la sicurezza dei nostri quartieri”.
“La Lega – conclude Vettraino – nei prossimi giorni convocherà dei tavoli di discussione e di progettualitá per creare le basi di un’idea di governo della città decisamente in antitesi a quella del M5s o della sinistra, entrambe dimostratesi incapaci di governare Pomezia e miopi dinnanzi le esigenze delle classi sociali più povere”.
“Vista la situazione in cui versa Pomezia – dichiara Daniele Giannini, consigliere regionale della Lega e segretario d’aula alla Pisana – tutto deve essere discusso in un tavolo che veda tutti rappresentanti dei partiti e delle liste civiche che vogliono far parte del cartello di centrodestra. Bisogna mettere da parte i protagonismi e ragionare sulle priorità, sui bisogni e sui programmi per la città e per i cittadini, non lottare per chi deve stare al “primo banco”. Non ci servono primedonne, ma persone che abbiano voglia di impegnarsi a risolvere i problemi del territorio. Questo si può fare solo con un’unità di intenti e di programmi, che parte proprio da un tavolo di confronto, così come suggerito dal coordinatore Vettraino. Occorre uscire fuori dai personalismi e dai ‘ricatti’, perché quello che serve è un impegno serio che porti a risultati concreti”.