Gli agenti della IV sezione della Squadra Mobile, specializzata in reati sessuali, contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili, hanno eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di A.G.R., italiano di 46 anni.
L’ attività d’indagine, delegata da magistrati del “pool antiviolenza ”, ha avuto inizio nel mese di gennaio, quando una donna italiana si è presentata al pronto soccorso del policlinico “Umberto I”, a seguito delle lesioni causatele dal marito.
I due si erano conosciuti qualche anno prima, quando la vittima prestava attività di volontariato e lo aveva accolto in casa, ma dopo il matrimonio l’uomo aveva manifestato comportamenti violenti e ossessivi allontanandola da familiari e amici.
Dall’attività degli investigatori è emerso che l’indagato, nonostante fosse già stato condannato per il reato di maltrattamenti e lesioni personali in danno della stessa moglie, ha continuato a sottoporla a ripetute minacce, percosse, ingiurie, aggressioni fisiche e verbali, atti di umiliazione, soprusi ed anche violenze sessuali, sequestrandola all’interno dell’abitazione.
Tali condotte sono culminate nella violenta aggressione avvenuta giorni fa, quando A.G.R., in crisi d’astinenza da stupefacenti, concomitante con l’abuso di alcool, ha picchiato prima il loro cucciolo di cane e si è poi scagliandosi contro la moglie con violenza, colpendola al volto e procurandole una lesione all’orecchio, costringendola ad abbandonare l’abitazione per raggiungere una località protetta.
Gli uomini della Squadra Mobile hanno atteso l’indagato sotto la sua abitazione, dove è giunto alla guida di un’ auto, rubata pochi giorni prima, e l’hanno accompagnato presso il carcere di Regina Coeli.