Si è risolto il mistero dei dischetti di plastica, che negli scorsi giorni avevano invaso le spiagge del medio e basso Tirreno. La colpa è di un impianto di depurazione, come era stato ipotizzato da diversi quotidiani nazionali.
Dischetti partiti dalla provincia di Salerno
L’impianto in questione è situato alla foce del Sele, in provincia di Salerno. La Capitaneria di Porto e la Guardia Costiera sono risalite all’origine dell’inquinamento studiando i picchi di concentrazione dei filtri di plastica. I dischetti sono stati scaricati nel Sele a causa di un cedimento strutturale di una vasca. Sfociati nel mar Tirreno, le correnti li hanno portati velocemente sulle spiagge di Campania, Lazio e Toscana. Confermata quindi l’ipotesi fatta nei scorsi giorni, sulla base di un caso simile avvenuto sulla costa atlantica degli Stati Uniti. Il Ministro dell’Ambiente ha già disposto le indagini per fare luce sulla vicenda.
Anzio dispone bonifica straordinaria
Nel Lazio a essere colpite dall’invasione dei filtri di plastica sono state soprattutto le spiagge di Anzio. Il Comune di Anzio ha disposto agli stabilimenti balneari la bonifica degli arenili in concessione. I dischetti dovranno essere differenziati dagli altri rifiuti, e saranno ritirati dall’Ufficio Ambiente a partire dal 30 marzo. Dal 29 al 31 marzo, inoltre, sarà effettuato un intervento straordinario presso le spiagge libere del litorale anziate. Soddisfazione è espressa dall’assessore Gianluca Mazzi, che ringrazia gli uffici comunali “per aver concretamente affrontato la seria problematica ambientale che ha investito anche il nostro litorale”.