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Roma, nuovo sgombero di migranti in Via di Vannina. Qual è ora la soluzione?

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A sette mesi dai fatti di Piazza Indipendenza, stamattina c’è stato un nuovo sgombero di migranti a Roma.

LO SGOMBERO DI VIA DI VANNINA

Le forze dell’ordine, con un grande dispiegamento di forze, sono intervenute al civico 78 di via di Vannina, dove vivono centinaia di persone in condizioni drammatiche, in uno stabile occupato attorno ad una vera e propria discarica a cielo aperto.

Secondo alcuni attivisti ed operatori umanitari sarebbero stati prelevati circa 100 migranti, trasferiti su due pullman nei locali della questura di Tor Cervara.

La zona è rimasta presidiata dalla Polizia di Stato che sta bonificando l’edificio e apponendo sigilli e filo spinato. Circa venti migranti, dopo aver dimostrato di essere in regola con i documenti, sarebbero entrati per recuperare i loro averi.

La Polizia era già intervenuta in via di Vannina la scorsa estate, quando lo sgombero del palazzo aveva provocato una vera e propria emergenza umanitaria denunciata anche da Medici senza frontiere. Dopo quel primo sgombero l’edificio è stato poi rioccupato. 

QUALE SOLUZIONE PER I MIGRANTI?

In questi mesi – denuncia l’associazione Alter Ego, che quotidianamente si recava in via di Vannina per fornire assistenza alle persone che occupavano lo stabile – nessun intervento da parte delle istituzioni è stato effettuato. Né il Comune né il Municipio si sono degnati di mettere in campo delle azioni per aiutare gli uomini e le donne lì presenti, non è stato effettuato neanche un censimento. Oggi arriva l’ennesimo sgombero. A conferma che, ancora una volta, si trattano problematiche sociali come mere questioni di ordine pubblico“.

Quale soluzione ora per questi 100 migranti?

Il Campidoglio fa sapere che la Sala Operativa Sociale di Roma Capitale è stata presente per tutta la durata delle operazioni di sgombero. “Il lavoro degli operatori- dice il Comune- è stato finalizzato a individuare i soggetti in condizioni di fragilità per formulare loro una proposta di accoglienza presso il circuito capitolino. La Sala Operativa Sociale sta continuando a garantire supporto alle persone sgomberate, per ulteriori verifiche delle singole situazioni, anche presso l’Ufficio Immigrazione della Questura sito in Via Teofilo Patini“.

Secondo Federica Borlizzi, dell’associazione Alterego, le persone che ci vivono sono tutte fuoriuscite dall’accoglienza

Alcuni occupanti– dice- sono ricorrenti, hanno cioè ottenuto un diniego dalla commissione che deve decidere sulla loro richieste di protezione internazionale, altri hanno il permesso di soggiorno scaduto. Noi li stiamo aiutando nella procedura di regolarizzazione, resa difficile dal fatto che in questo momento la questura di Roma rifiuta la residenza fittizia via Modesta Valenti“.

Qual è ora il piano del Comune per questi migranti? Si spera che vengano gestiti in maniera efficiente, altrimenti non sarebbe stato molto utile realizzare questo sgombero: come i migranti hanno rioccupato lo stabile una volta lo potrebbero fare ancora in assenza di alternative.

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