Tra poco, circa un’ora (intorno alle 16), gli ex compagni di scuola elementare e media di Mariam Moustafa, la diciottenne picchiata a morte da una baby gang a Nottingham, si riuniranno ad Ostia per una fiaccolata.
LA FIACCOLATA IN RICORDO DI MARIAM
La ragazza, infatti, fino al 2014 viveva lì, e aveva frequentato le scuole Garrone e Parrini. La fiaccolata partirà proprio davanti alla Garrone in corso Duca di Genova. Insieme a loro anche rappresentanti della comunità egiziana di Ostia.
“È inspiegabile — ha detto oggi Atef Metwally, membro della comunità egiziana da anni residente a Ostia e amico della famiglia Moustafa, a La Repubblica — tra la comunità egiziana c’è sgomento e rabbia: molti si chiedono cosa succederebbe a parti invertite, se tutto questo fosse accaduto a Ostia. Io so solo che la famiglia si era adattata in Gran Bretagna. D’altronde è sempre stata ben integrata a Ostia“.
UN’AGGRESSIONE ANCORA DA CHIARIRE
I motivi dell’aggressione, la seconda dopo una ad agosto in cui la ragazza si era rotta una gamba, sono ancora da chiarire. Mariam potrebbe anche essere stata scambiata per un’altra ragazza.
Mariam è stata attaccata dal gruppo e ha provato a fuggire salendo a bordo di un bus nel centro di Nottingham, ma le killer l’hanno raggiunta, trascinata a terra per oltre venti metri e continuato a picchiarla anche dentro il bus.
A indagare è anche la procura di Roma, dove si è tenuto un vertice con il pm Sergio Colaiocco: si deve capire se dietro all’aggressione c’è il movente razzista e se ci sono stati errori da parte di infermieri e medici inglesi dopo la prima aggressione.
LA VICINANZA DELLA POLITICA
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha scritto ieri su Twitter: “Non si può morire di bullismo. da Nottingham arriva una notizia assurda e inaccettabile. Vicini alla famiglia Moustafa“.
Oggi il consigliere comunale e cittadino di Ostia Davide Bordoni ha aggiunto: “La morte di Mariam Moustafa, la giovane ragazza brutalmente picchiata a Nottingham, è un gesto tremendo e non può passare unicamente per bullismo. Un’aggressione senza senso per cui la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio e ha chiesto chiarimenti agli inquirenti inglesi. Una ragazza solare, che eccelleva negli studi come ricorda anche Atef Metwally, membro della comunità egiziana di Ostia e amico della famiglia. Mi auguro che i responsabili vengano immediatamente identificati e vengano chiariti i motivi di questa aggressione. Esprimo la mia vicinanza alla famiglia di Mariam, che sarà ricordata oggi pomeriggio, ad Ostia, con una fiaccolata“.