Sul posto anche i carabinieri della Tenenza di Ardea, intervenuti per prendere atto della situazione. Nervoso il dirigente Rocca, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni ma che ha tenuto a precisare che la carenza di personale è perdurante nel tempo e i lavoratori a disposizione non bastano a sbrigare tutte le pratiche che quotidianamente arrivano negli uffici. In verità ad essere sotto organico è tutto il personale comunale; nessuna assunzione sembra però essere in programma dal momento che i fondi per tali investimenti non sono disponibili. In tal senso qualche indicazione significativa potrebbe arrivare dall’approvazione del prossimo bilancio consuntivo. Quello che invece è certo è che questa mattina nessun Assessore di competenza o consigliere comunale – i opposizione o maggioranza – si è recato negli uffici tecnici di via Laurentina, e questo ha indispettito i lavoratori, insoddisfatti dell’attenzione mostrata dall’Amministrazione.
E, tra amministrazione disattenta, lavoratori insoddisfatti, tecnici polemici e quant’altro, chi ci rimette, come spesso accade, è chiaramente il cittadino.
A descrivere bene la situazione ci pensa un tecnico esterno, arrivato da Roma per sbrigare alcune pratiche.
“Questo di Ardea è un ufficio abbandonato e disorganizzato, con pratiche che non si trovano, smarrite momentaneamente o per sempre. Inoltre è sporco. Riferendoci alla situazione attuale, quando sono arrivato ho trovato i cartelli fatti apporre dal dirigente, che segnalavano la chiusura degli uffici comunali per mancanza di personale, cosa che sta ad indicare una mancanza di fondi. Ciò crea a me ed a tutti i miei colleghi disagi sul lavoro, che non possiamo esercitare in maniera corretta. Quello che mi fa rabbia, poi, è la mancanza di considerazione nei nostri confronti, soprattutto verso chi viene da lontano: nessun segnale, nessun preavviso. Solo dopo essere arrivati fin qui ci siamo accorti di aver perso tempo e basta. Ma la cosa più sconcertante – me ne sono reso conto parlando con alcuni consiglieri comunali – è il disinteresse più totale da parte dei politici. L’Amministrazione deve prendere provvedimenti, una chiusura del genere è un disagio per gente che viene da Roma ed è stata mandata via”.
Alessandro Introcaso