“Giallo politico” a Pomezia dove oggi quasi contemporaneamente sono arrivate le dimissioni irrevocabili dell’assessore Giuseppe Raspa e il comunicato stampa di sfiducia da parte del Sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, nei confronti dello stesso Raspa e dell’assessore Daniela Sorrentino.
A questo punto le domande sorgono spontanee: Chi sfiducia chi? Chi non si fida più dell’altro? E perché? Quali sono le vere ragioni? E soprattutto perché questi problemi non sono usciti prima, ma emergono solo ora a meno di due mesi dalla fine del mandato?
Di seguito riportiamo sia la lettera di dimissioni, pubblicata stamattina sul profilo Facebook dell’ormai ex assessore Raspa, e il comunicato stampa con cui il Sindaco sfiducia gli assessori. Entrambe le dichiarazioni sono state rese pubbliche nello stesso identico momento.
Ecco le dimissioni di Raspa:
Al Sindaco Fabio Fucci
e p.c. Ai Consiglieri di Maggioranza
Alla Giunta Comunale
Al Segretario Generale dott.Tullio Di Ascenzi
All’ing Renato Curci
Il sottoscritto Giuseppe Raspa rassegna formalmente le dimissioni irrevocabili dall’incarico da Assessore del Comune di Pomezia. La mia scelta deriva esclusivamente dalla ormai totale impossibilità di proseguire il mio incarico in scienza e coscienza, affidatomi su richiesta espressa del Sindaco e con il quale ho lavorato in sinergia fino a Dicembre quando, mio malgrado, mi è stato comunicato che erano “cambiate le condizioni”.
Io sono rimasto al mio posto perché per mio conto nulla era cambiato. Ho sempre lavorato al servizio dei cittadini ed in rispetto e tutela delle scelte del Consiglio Comunale. Io sono solito dare il mio contributo silenziosamente, senza proclami, vanti personali; preferisco che i fatti parlino per me. Ho svolto tutti i miei obblighi in qualità di Assessore fin quando mi è stata data l’opportunità di fare il mio dovere e la possibilità di offrire il mio contributo, lavorando proficuamente con gli uffici comunali su tutti i compiti a me affidati e percependo una indennità dimezzata.
Avevo già pubblicamente segnalato che (da quando erano “cambiate le condizioni”) non venivo più informato delle scelte e delle attività della Giunta e dunque impossibilitato ad offrire il mio contributo per partecipare alle riunioni deliberanti. Di tutta risposta è stata svolta una riunione deliberante senza convocazione e sulla quale sono risultato “assente”…, oltre a convocazioni totalmente prive del testo da dover votare in Giunta.
Oltretutto, solo per non aver partecipato alle riunioni deliberanti per i motivi suddetti (tanto per capirsi una manciata di minuti a settimana) sono stato tacciato di assenteismo. Mi spiace, ma io sono stato abituato a esprimere il mio parere su scelte di cui posso comprendere la direzione e l’indirizzo, non ad “alzare la manina” perché qualcuno mi dice di farlo. Se questo comportamento dava fastidio, si poteva tranquillamente revocarmi il mandato.
Inoltre a fine gennaio mi è stato comunicato, tramite email, un cambio radicale circa i compiti a me assegnati, relegandomi ad incarichi molto limitati che, ad oggi, ho di fatto assolto. Ringrazio, senza alcuna retorica, tutti gli uffici e le persone con le quali ho avuto davvero il piacere di collaborare in sinergia e di condividere i traguardi, al beneficio di tutta la cittadinanza, ottenuti durante il mio incarico.
In ultimo, ma non per ultimo, mi sia concesso rivolgere un ringraziamento ai tutti i miei compagni di viaggio del gruppo M5S Pomezia, per tutto ciò che hanno saputo dare per l’intera comunità cittadina.
Ed ecco le dichiarazioni del Sindaco:
“E’ venuto meno il rapporto di fiducia che mi aveva portato ad affidargli l’incarico – dichiara il Primo Cittadino – Nei primi mesi del 2018 gli Assessori Raspa e Sorrentino hanno sviluppato reiterate assenze dalle Giunte deliberanti e dai momenti di riunione che settimanalmente facciamo, comportamento intollerabile e ingiustificabile per un Amministratore pubblico. Nonostante i miei continui richiami e inviti a partecipare ai lavori della Giunta, gli Assessori hanno scelto di non intervenire più in alcun modo. Li ringrazio comunque per il lavoro svolto in questi mesi: il provvedimento odierno è per me doloroso, ma necessario per ristabilire l’etica e la correttezza che deve offrire l’istituzione comunale”.