Sarà dura per Zingaretti, questa volta, governare il Lazio, molto più dei 5 anni precedenti.
Il Governatore uscente ha infatti rivinto le elezioni, ma con una maggioranza talmente risicata da dover già guardarsi intorno in cerca di aiuto. I numeri a sua disposizione, infatti sono davvero tirati al massimo: 24 consiglieri per il centrosinistra (che arrivano a 25, se si considera anche il presidente eletto) e 26 per le opposizioni suddivise tra centrodestra, M5S e lista Pirozzi. In pratica, una minoranza che renderà davvero difficile far approvare qualsiasi proposta.
Dove guardare, quindi, per essere sicuri di poter arrivare almeno ai primi 100 giorni di mandato?
“Il mio atteggiamento è sempre stato e continuerà ad essere di grande apertura e disponibilità all’ascolto”, ha affermato Zingaretti in conferenza stampa, spiegando che nei prossimi giorni incontrerà Stefano Parisi – il candidato del centrodestra “grazie” al quale il centrosinistra si è aggiudicato la vittoria alle urne – per “confrontarsi” con lui. Ma su un possibile coinvolgimento di Pirozzi in maggioranza, Zingaretti prende tempo. “Non ho idea di quale sarà la composizione dell’amministrazione regionale per gli incarichi”, ha dichiarato.
Nessun contatto, invece, con Robera Lombardi. Contrariamente a quanto affermato da Di Maio, che per il Governo nazionale guarda proprio al PD, Zingaretti non ci pensa proprio ad avviare un confronto e una possibile alleanza con il Movimento 5 Stelle. Almeno per il momento…
Riguardo alla Giunta, Zingaretti è stato chiaro su chi “non” ne farà parte: i consiglieri eletti. Ad affiancarlo dovrebbe essere invece una Giunta formata da tecnici, mentre riguardo al ruolo di vicepresidente del consiglio ci sarà una balla battaglia: a contendersi il posto sono infatti sia la lista civica Zingaretti Presidente che LeU.