Non si placa la “guerra” tra il sindaco di Pomezia Fabio Fucci e il resto del Movimento 5 Stelle. Dopo l’intervista di oggi, in cui il Primo Cittadino ha dichiarato che non voterà la candidata del Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio, arriva la dura replica della consigliera regionale Valentina Corrado, in passato molto amica di Fucci, tanto che – appena qualche mese fa – si era parlato della “cordata Fucci” che spingeva la candidatura della stessa Corrado alle “regionarie” del M5s.
Dell’ormai passata amicizia non è rimasto nulla se non gli attacchi, le accuse e le polemiche.
Questo il commento della consigliera regionale dopo le parole di Fucci.
“Oggi ho letto un’intervista di Fabio Fucci sul Foglio che non mi sorprende, purtroppo. Un cittadino, balzato agli onori delle cronache nazionali, per essere diventato sindaco del Comune di Pomezia solo grazie al lavoro del M5S L’assuefazione al potere non ha risparmiato nemmeno lui. Oggi ha dichiarato che probabilmente voterà per Zingaretti, pur non avendo mai lesinato apprezzamenti alla mia attività politica, dall’opposizione del consiglio regionale, proprio contro l’amministrazione targata Pd di Zingaretti.
Vi è di più: non più tardi di qualche giorno fa ha addirittura accusato la maggioranza comunale del m5s di fare “ammucchiate” con altri partiti, nel goffo tentativo di nascondersi nella sua rocambolesca fuga solitaria. In attesa che la presentazione delle liste alle prossime amministrative certifichino le reali abilità nell’apparentamento, invito Fucci a prendere atto che quanto di buono è stato realizzato a Pomezia è solo grazie ad una maggioranza del m5s. Perché é il m5s che permette ai cittadini di governare laddove la vecchia politica pensa di essere l’unica brava solo a comandare.
Io sono sempre stata convinta che ognuno trova quel che cerca nella vita, e francamente non so quello che troverà Fucci, viste le premesse.
So quello che voglio trovare io in Regione Lazio dopo il 4 Marzo: un governo m5s con Roberta Lombardi presidente”.
Al momento, però, di certo c’è quello che stanno vivendo ora gli elettori che, 5 anni fa, hanno votato l’allora giovane ed inesperto Fucci alla guida del Movimento 5 Stelle: uno stato di confusione totale, tra accuse, rivelazioni, repliche e contraddizioni che fanno tanto, ma tanto, pensare agli stessi metodi della “vecchia” politica, quella stessa che sia Fucci sia il Movimento avevano sempre sostenuto di voler combattere.