La CISL FP Roma Capitale e Rieti ha proclamato lo stato di agitazione del settore educativo scolastico di Roma Capitale.
“Una situazione oramai insostenibile è quella del personale educativo scolastico di Roma Capitale e come CISL Funzione Pubblica abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale educativo scolastico di Roma Capitale. Una scelta obbligata visto il silenzio assordante da parte dell’amministrazione alle nostre sollecitazioni formali ed ai tavoli di trattativa quando abbiamo denunciato la cronica carenza di personale che comporta il superamento, quasi continuo, in tutti i nidi e in tutte le scuole dell’infanzia, del rapporto docenti e bambini, non adeguando nemmeno il numero delle insegnanti di sostegno alle reali esigenze delle Sezioni ospitanti piccoli utenti diversamente abili.
Una situazione che comporta sia un pericolo altissimo per la sicurezza dei piccoli utenti che l’impossibilità di condurre in maniera ottimale i progetti educativi e l’offerta formativa da parte di educatrici ed insegnanti. Da non sottovalutare anche la grave carenza dei funzionari negli ambiti del settore, che comporta anche gravi ritardi nella gestione amministrativa.
Abbiamo evidenziato nella nota che abbiamo inviato al Prefetto di Roma per la richiesta del tentativo di conciliazione, anche la mancata erogazione delle indennità di disagio e di specifiche responsabilità a detto personale, nonostante la sottoscrizione del contratto decentrato sia avvenuta lo scorso anno nel mese di Luglio. Corre l’obbligo evidenziare che qualsivoglia responsabilità derivante dalla situazione descritta non può ricadere sul personale, bensì esclusivamente sull’inerzia di Roma Capitale.
Siamo pronti, in caso di esito negativo del tentativo di conciliazione con il Prefetto di Roma, di andare avanti con la nostre iniziative fino ad arrivare all’eventuale sciopero”. Così in una nota Giancarlo Cosentino CISL FP Roma Capitale e Rieti.