“Il torneo “Città di Pomezia” – ha esordito Mario Massaroni – vuole essere un faro per puntare l’attenzione sulla nostra realtà. Questo è sicuramente un periodo negativo per lo sport locale: la crisi economica ha fatto scappare gli sponsor, che preferiscono investire a livelli più alti. Le società pometine sono oberate di debiti e, se la situazione non verrà affrontata seriamente, sanno molte quelle costrette a chiudere già dal prossimo settembre, lasciando per strada tanti ragazzi che adesso occupano il loro tempo libero facendo sport. Vorrei che si capisse che portare squadre di alto livello significa far acquistare prestigio a Pomezia, dove praticamente tutti gli sport ora sono a rischio, dal calcio al basket. Eppure non bisogna guardare troppo indietro nel tempo per trovare importanti successi delle squadre di Pomezia in tutti i campi”.
Il Comune ha subito risposto per voce del vicesindaco Massimiliano Cruciani. “L’Amministrazione si rende disponibile per creare una “Polisportiva Comunale”, per la quale stiamo organizzando un tavolo di lavoro con le società sportive, che comprenda tutti gli sport: il Comune farà da tramite con gli sponsor e offrirà supporto affinché le piccole realtà del territorio, unendosi, possano raggiungere alti traguardi come quelli registrati nel recente passato”.
“Inoltre – ha aggiunto l’Assessore allo Sport Rosaria del Buono – a Pomezia ogni week end c’è un evento sportivo di rilievo al quale il Comune contribuisce, anche se minimamente. Ricordo che, dopo questo intenso week end di basket, a Pomezia ci saranno altre importanti manifestazioni, che si concluderanno il 16 giugno con la “Partita del cuore” tra la nazionale italiana trapiantati e la nazionale attori”.
Più scettico il presidente del Consiglio Paolo Ruffini, che ha dichiarato che, nonostante le belle intenzioni, l’Amministrazione non ha fondi e non può permettersi di investire sullo sport, quando ci sono problemi ben più gravi che affliggono la città. “Bisogna guardare in faccia la realtà – ha fatto notare Ruffini – finora lo sport era visto dal politico come un modo per prendere voti. Adesso, invece, non può più essere così. La nostra vicinanza allo sport può essere un supporto più morale che economico, perché non ci sono soldi e non è possibile chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini per finanziare lo sport. Anzi, dovremmo rivedere le spese e non mettere sotto la voce “festa” o “incontro sportivo” impegni di spesa che il Comune non può sostenere, soprattutto in periodo come quello attuale. Riconosco che quelle dette dal vicesindaco siano belle parole, ma non so se quanto siano fattibili. Da parte mia non c’è un atteggiamento negativo a prescindere, ma reputo che la realtà attuale non ci consenta investimenti sullo sport, perché dobbiamo dare la precedenza a problemi più urgenti”.
“Le società non chiedono soldi – ha interrotto Antonio Floris, ex consigliere e presidente di una società sportiva – ma strumenti finalizzati a farci lavorare in modo corretto, altrimenti a settembre molte società saranno costrette a chiudere per fallimento. Sarebbe opportuno che il Comune facesse un momento di sintesi con le società sportive, ottimizzando i tempi e sfruttando le forze sane che ci sono in questo settore”.
Ha parlato solo della manifestazione Gianni Mugnaini, fedele al suo ruolo di delegato allo sport. “Una manifestazione come questa non si vedeva da tempo a Pomezia e per questo sono grato al presidente Massaroni, che porta così Pomezia sotto dei riflettori che danno lustro a tutta la città: per questo mi auguro che si tratti del primo appuntamento di una lunga serie”.
Il torneo “Città di Pomezia” vede come primo incontro scendere in campo domani Olanda e Grecia alle 18:00, mentre la nazionale italiana affronterà la Bulgaria alle 20:30. Sabato, sempre alle 18:00, si sfideranno Bulgaria e Grecia, mentre alle 20:30 toccherà a Italia e Olanda. Gran finale domenica: nell’incontro del pomeriggio giocheranno Olanda e Bulgaria, mentre la sera sarà la volta di Italia e Grecia; al termine la premiazione che, come tutto il torneo, sarà ripresa dalle telecamere di Rai Sport e di Sport Italia.