“Ma i lavoratori – spiega il Comitato – contestano ancora con maggiore veemenza il comportamento della RSU, già molte volte stigmatizzato in precedenza per i suoi “mutismi” alle legittime domande e lamentele dei “sospesi”: i sindacati, presenti al referendum anche con esponenti territoriali e nazionali, hanno tutelato senza sforzo la maggioranza dei lavoratori rimasti in servizio, recuperando loro gli accordi sindacali per un breve periodo sospesi, ma “dimenticandosi” delle tragedie personali e familiari che la perdita del lavoro ha comportato ai colleghi in CIGS. Ogni accordo sottoscritto è sempre stato peggiorativo rispetto ai precedenti, fino ad arrivare all’ultimo, in cui dalla DA vengono proposti 350,00€ euro lordi di incentivo al mese per ogni mese di mobilità su base volontaria, e non si parla nemmeno più di rotazione. L’azienda dichiara di non avere soldi, ma è incessante l’escalation dei troppi soldi spesi in questi giorni (di crisi) per promozioni pubblicitarie sulla stampa e in TV, sponsorizzazioni di congressi, presenza a fiere internazionali, sponsorizzazioni di eventi sportivi: ultima incongruenza che sa di beffa, la sponsorizzazione degli Internazionali di Tennis con il marchio “Carnifast” (http://www.comunicatistampaweb.it/salute-e-medicina/carnifast-agli-internazionali-di-tennis-al-foro-italico-8165.html). La Sigma-Tau, insomma, non sembrerebbe assolutamente in crisi e tutto quanto sta facendo sembrerebbe una messinscena per arrivare a realizzare altri progetti, magari di vendita o di delocalizzazione, a danno non solo di chi ha semplicemente lavorato e contribuito a creare questa ricchezza, ma anche dello Stato. Il Ministero ieri ha firmato la cassa integrazione straordinaria, a zero ore, per 12 mesi: cassa integrazione risibile sotto il profilo della modalità, esecrabile per i presupposti che mancano. La cassa integrazione è lo strumento adottato dallo Stato per tutelare i lavoratori di aziende in crisi, crisi che, evidentemente, non attiene alla realtà della Sigma-Tau, e che è già stata smentita dai verbali della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Entrate, nonché dai bilanci pubblicati sul sito dell’azienda. I lavoratori si chiedono, anche da onesti cittadini e contribuenti, perché un’azienda che ha inoppugnabilmente i conti a posto finge una crisi? Per “snellire” i propri organici ed aumentare i profitti? Sembrerebbe l’unica spiegazione plausibile. E allora come mai ottiene anche il placet dei sindacati e delle istituzioni? Come mai le sigle sindacali, pur non riuscendo a tutelare gli interessi di tutti i lavoratori, dimenticano che questi per anni li hanno foraggiati pagando regolarmente le tessere sindacali? Al danno si aggiunge la beffa: gli aderenti che hanno deciso di restituire la tessera, saranno comunque sottoposti a regolare trattenuta per tutta la durata della CIGS. Il 23 maggio la Sigma-Tau si incontrerà di nuovo con la RSU in Unindustria per gli accordi finali; ai lavoratori, per loro stessa ammissione, non rimane che ricorrere alla Magistratura”.
SIGMA TAU: CONCESSA UFFICIALMENTE LA CIGS, MA I LAVORATORI NON CI STANNO
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