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Pomezia, rottura tra M5S e Sindaco: il PD chiede le dimissioni al “moralista” Fucci

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Spaccatura – ormai irreparabile e irrecuperabile – tra MoVimento 5 Stelle e il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci, il Partito Democratico chiede le dimissioni del Primo Cittadino. 

Come da copione già visto nella “vecchia politica” infatti, anche per Fucci è arrivata la parola “fine” (riferita a un idillio che qualche mese fa sembrava indiscutibile) a causa dell’urbanistica.

Nel corso del consiglio comunale di Lunedì infatti per la prima in quasi 5 anni si è vista la profonda spaccatura tra gli esponenti del Movimento 5 Stelle e il sindaco Fabio Fucci, rimasto solo con un paio di assessori e – forse – con qualche consigliere ancora in incognito.

La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso ed esprimere il consigliere Gianfranco Petriachi addirittura in francese parafrasando il re Luigi XIV, è stata la realizzazione del parco archeologico Lavinium, che “nasconderebbe” in realtà, secondo quanto emerso proprio in consiglio, una vera e propria lottizzazione nella proprietà della società Nova Laviunium, proprietaria anche del borgo di Pratica di Mare, da tempo oggetto di critiche a causa proprio della chiusura dell’antico borgo con un cancello che ne impedisce l’ingresso ai cittadini. 

A dividere Movimento e Sindaco, ironia della sorte, è stata una mozione presentata dal dem Omero Schiumarini, mozione che ha riguardato la revoca della delibera firmata dalla Giunta Fucci la quale, senza chiedere il parere in consiglio attraverso la discussione e la votazione, mirava ad approvare la realizzazione di questo parco con tutte le “conseguenze” annesse. 

La mozione presentata da Schiumarini, come ricorderete, è stata approvata, con l’unico voto contrario da parte proprio di Fucci, e con i consiglieri M5s astenuti. 

FUCCI: “IN SCENA LA GRANDE AMMUCCHIATA”

Ma il meglio, a nostro avviso, è ciò che è accaduto l’indomani. Lo “scaricato” Fucci ha affidato infatti alla sua pagina personale di Facebook uno sfogo al vetriolo contro i suoi ex compagni di avventura. “Finisce il Carnevale. Giù la maschera e tutti contro #Fucci. A #Pomezia nasce la grande coalizione di fine mandato: M5S, PD, FI, PSI tutti insieme appassionatamente contro di meSi è consumato in consiglio comunale il grande accordo tra il M5S e l’opposizione in aula. L’occasione è stata una mozione contro la Giunta (che però non viene menzionata nell’oggetto, ndr), presentata dall’opposizione ma accolta di buon grado dal gruppo M5S che, prima ha votato compatto insieme all’opposizione contro la mia richiesta di ritirarla, e poi ha scelto l’astensione, facendo quindi approvare la mozione. Signori, l’ammucchiata è servita! Eppure ricordo dichiarazioni forti contro la vecchia politica…dove sono finiti i duri e i puri che mai sarebbero voluti essere associati alla “casta”?Questo è ciò che vedremo nella prossima campagna elettorale. M5S e partiti tutti insieme appassionatamente… contro di me e la Giunta”.

Su tale passaggio tuttavia fa un certo effetto sentir parlare l’attuale Sindaco di “inciuci” e accusare altri, nello specifico i consiglieri del M5S, di fare comunella con la c.d. ‘vecchia politica’ quando lui stesso è al lavoro ormai da mesi per realizzare quelle “larghe intese” – in vista delle prossime amministrative – così tanto osteggiate all’inizio della sua carriera grillina. E allora ammettiamolo: il ruolo di “moralizzatore” al Fucci 2.0 non si addice proprio.

Del resto, meno di un mese fa, dichiarava al nostro giornale “che l’aver fatto politica con i partiti non rappresentava più un ostacolo” e che tale dogma “era un’imposizione dettata dal Movimento che forse in quel contesto aveva anche senso ma che ora – per Fucci – non lo ha più”. Vi basta?

IL PD COGLIE LA PALLA AL BALZO: “DIMISSIONI SUBITO”

La politica, si sa, ha i suoi tempi ben definiti, specie alla vigilia della campagna elettorale. E allora, puntale come un orologio svizzero, arriva il comunicato del Partito Democratico con il quale – e non potrebbe essere altrimenti – i dem chiedono al sindaco di fare un passo indietro e ai consiglieri grillini, qualora le dimissioni non dovessero arrivare, di andare a sfiduciare direttamente il Sindaco. 

“Lunedì in consiglio comunale abbiamo assistito ad una scena poco edificante, con tanto di citazioni storiche e frecciate satiriche. Una continua pantomima contornata da scaramucce e accuse tra il sindaco e i consiglieri di maggioranza”, scrive il portavoce Andrea Cisternino in una nota.

“Il tema l’ordine del giorno era l’indirizzo di revoca di un provvedimento urbanistico, che avrebbe calato centinaia di migliaia di metri cubi di cemento, a ridosso del borgo di pratica di mare. Il nostro partito si è fatto promotore di questo tema e lo ha condiviso con tutta l’opposizione. Davvero inusuale e incomprensibile, ad una prima lettura, la pregiudiziale posta in essere dal sindaco Fucci, il quale ha voluto evitare la discussione in consiglio poiché il provvedimento era già stato approvato con delibera di giunta”.

E ancora: “Un vero e proprio atto di ostruzionismo alla democrazia e una volontà di imbavagliare le prerogative dei consiglieri comunali eletti dai cittadini che la dice lunga sul senso di Fucci per le istituzioni. Abbiamo assistito ad una bocciatura della pregiudiziale con tutto il consiglio comunale che ha votato contro e il solo voto del sindaco a favore il quale, in modo ostinato e privo di una chiara strategia politica, si e avvitato su se stesso, andando ad uno scontro frontale con la sua maggioranza. Maggioranza che successivamente si è astenuta sull’approvazione dell’ordine del giorno, che prevedeva appunto la revoca del controverso provvedimento urbanistico, facendolo approvare con i voti dell’opposizione”.

“Alea iacta est – ovvero: il dado è tratto, tanto per rimanere in tema di citazioni famose  questa è la fine dell’esperienza politica di Fabio Fucci, sfiduciato dalla sua stessa maggioranza. Il partito democratico invita il sindaco a dimettersi. In caso contrario chiediamo pubblicamente ai consiglieri di maggioranza di dar vita ad una mozione di sfiducia da proporre insieme all’opposizione, come atto consequenziale di quanto accaduto ieri ed in rispetto alla popolazione locale. L’attaccamento alla poltrona dimostrato non solo dal sindaco ma anche da due assessori, che più volte hanno palesato la propria contrarietà alle posizioni di giunta, senza tuttavia lasciare l’incarico, sta assumendo sempre più i connotati di una farsa a danno della collettività e delle casse dell’ente. Il partito democratico è pronto a cogliere la sfida , proponendo una valida alternativa ad un nuovo governo della città, fatto di partecipazione democratica e rispetto delle istituzioni, accantonando quegli interessi particolari tanto cari all’amministrazione attuale, e promuovendo una vera politica che guardi al futuro e agli interessi di tutta collettività”.

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