Le elezioni regionali in Lazio si terranno il 4 marzo, insieme alle elezioni politiche nazionali. Lo ha annunciato Nicola Zingaretti firmando il decreto di indizione dell’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio Regionale.
Election day il 4 marzo
La scelta di andare a votare lo stesso giorno in cui i cittadini italiani sono chiamati a rinnovare Camera e Senato è dettata dal risparmio. Secondo il Presidente della Regione, l’election day consentirà di risparmiare decine di milioni di euro che potranno essere investiti in servizi. Anche la Lombardia ha scelto la stessa strada, ma c’è chi teme che due schede molto differenti tra loro – a causa delle diverse leggi elettorali – possano mandare in confusione gli elettori. Ora la campagna elettorale è pronta a partire: Zingaretti ha già rivendicato la ritrovata stabilità istituzionale, visto che per la prima volta dopo tredici anni il Lazio va al voto alla scadenza naturale. Il Presidente della Regione dovrà sfidare Roberta Lombardi (M5S) e Sergio Pirozzi (lista civica), ma anche un candidato del centrodestra che fatica ad arrivare.
Centrodestra ancora senza nome
Poche settimane fa il centrodestra sembrava essersi rassegnato, con qualche mugugno, a sostenere il sindaco di Amatrice, ma le cose sono cambiate rapidamente. Ora Berlusconi, Salvini e Meloni stanno ragionando su un nuovo nome: tra i favoriti c’è il senatore Maurizio Gasparri, ma anche il giornalista Gennaro Sangiuliano. Nella parte opposta dello schieramento politico la sinistra è divisa sull’appoggio al governatore uscente. C’è chi vorrebbe sostenere Zingaretti e chi invece abbandonerebbe l’alleanza con il PD, in coerenza con quanto fatto a livello nazionale. La situazione, insomma, è ancora fluida, e sebbene Zingaretti sia dato per favorito la partita è tutta da giocare. Al voto mancano due mesi: il conto alla rovescia è iniziato.