“La scuola cade a pezzi, noi non ci sentiamo al sicuro, nonostante quello che dicono preside e insegnanti. E i fatti di ieri ci danno ragione, per questo adesso siamo qui e chiediamo di parlare con il sindaco, visto che la scuola è di competenza di Città Metropolitana e Fucci è il vicesindaco di questa istituzione”.
Gli studenti del liceo artistico Pablo Picasso di Pomezia sono scesi sul piede di guerra e stamattina, dopo una breve protesta davanti all’ingresso della scuola, hanno deciso di arrivare fino in piazza Indipendenza per chiedere di parlare con il Primo Cittadino.
I ragazzi da anni lamentano le cattive condizioni della scuola, che però è stata considerata agibile dopo il sopralluogo di ieri – avvenuto a seguito del crollo del controsoffito e dei mattoni che hanno colpito e ferito alla testa una studentessa del 1° anno – effettuato dai vigili del fuoco.
La ragazza, ricordiamo, ha subito una ferita che ha richiesto 10 punti di sutura e ha riportato un trauma cranico.
Gli studenti fanno sapere che sono intenzionati a continuare la protesta anche nei prossimi giorni, anche se restano comunque in attesa degli esiti dei controlli strutturali di oggi sull’edificio.
Il Comune da parte sua fa sapere di non avere facoltà di chiudere l’istituto (di competenza, come detto sopra, di Città Metropolitana), ma in ogni caso questa, almeno al momento, non viene presa in considerazione come ipotesi.