“Mistero” attorno allo spazio sociale ‘100celleaperte’. Il plesso di via Delle Resede 5 necessita di interventi strutturali e con questa motivazione gli uffici tecnici municipali pare ne abbiano chiesto lo sgombero all’insaputa del Presidente Boccuzzi.
Ma il centro sociale è attivo da 23 anni, sopperisce alla mancanza di welfare cittadino e secondo i militanti: “La ristrutturazione è solo una scusa per sgomberarci coerentemente con la politica legalitaria del Movimento 5 Stelle”.
Uffici tecnici e politici che non comunicano tra loro, un territorio difficile da gestire, un Municipio già nell’occhio del ciclone per questioni di conflitto di interessi e il probabile sgombero dell’ennesima realtà sociale che sostituisce un Comune che dall’orecchio del welfare cittadino proprio non ci sente.
Questa la situazione a Centocelle nel V Municipio di Roma, dove alcuni giorni fa una pattuglia di Vigili Urbani del V Gruppo ha intimato ai ragazzi dello spazio sociale ‘100celleaperte’ di via Delle Resede 5 di sgomberare il plesso occupato ben 23 anni fa “lasciandolo vuoto da cose e persone”, e da loro riqualificato offrendo al quartiere una ciclofficina, una cucina popolare, una sala di registrazione per i gruppi musicali locali, un gruppo di acquisto solidale e tantissima attenzione alle vertenze e problematiche del quartiere all’interno di un centro di aggregazione da molti percepito come fondamentale nella realtà della periferia est di Roma.
Se ciò non avvenisse nel giro di pochi giorni pare che si procederà con lo sgombero forzato.
Il motivo di ciò sarebbe costituito “dalla necessità di realizzare degli interventi infrastrutturali nell’asilo nido posto al piano di sopra” dicono dagli uffici tecnici del V Municipio, ma secondo i militanti dello spazio sociale: “Vogliono prendere due piccioni con una fava. Con la scusa della messa in sicurezza di tutto lo stabile le istituzioni voglio portare a casa un altro trofeo, sgomberandoci e non permettendoci più di rientrare e lavorare per il quartiere come abbiamo sempre fatto”.
Insomma secondo i ragazzi di ‘100celleaperte’, che non sono disposti ad andarsene ma si sono resi disponibili ad accogliere i tecnici per i sopralluoghi del caso, non ostacolando in nessun modo le procedure iniziali di messa in sicurezza, il Municipio starebbe strumentalizzando la questione della ristrutturazione del plesso al fine di suffragare una politica legalitaria che negli ultimi tempi ha determinato la fine di moltissime realtà sociali autogestite dai cittadini.
Per questo motivo il 27 novembre militanti, simpatizzanti e sodali del centro sociale si sono recati presso gli uffici di v. Torre Annunziata per chiedere delucidazioni al Presidente Boccuzzi, il quale ha dichiarato incredibilmente di non essere a conoscenza dei fatti, scaricando la responsabilità della procedura di sgombero sugli uffici tecnici e sul Direttore del Municipio Ciminelli, e anticipando che non si opporrà alle decisioni dei tecnici.
In poche parole non vi è, da parte del Presidente, alcuna posizione politica pubblica in merito.
Mnisindaco che però si è detto disponibile ad incontrare una delegazione di ‘100celleaperte’ nella mattinata di venerdì 1 dicembre e fare il punto sulla situazione. Infatti fanno sapere dallo spazio sociale: “Venerdì incontreremo il Presidente Boccuzzi per metterlo di fronte alle sue responsabilità, rimarcare la nostra posizione e fare sentire la nostra voce e la nostra presenza” e chiedendo contestualmente ai cittadini vicini alla causa in essere una ampia presenza per un appuntamento “partecipato e rumoroso”.
Alberto Salmè