La parola-chiave dell’incontro è Solidarietà e si è svolto all’Istituto Comprensivo ‘Garibaldi’ di Aprilia con Antonio e Lia dell’Associazione ‘Mama Africa’. Niente a che fare con una passiva assistenza o un semplice buonismo. Si tratta invece di storie di giovani adolescenti di due continenti che s’incontrano, pur attraverso filmati e i racconti dei volontari.
Antonio, laureando in lingue, viene dal Togo ed è il direttore dell’Associazione. Ci parla della sua storia e di come, molti anni fa, grazie all’operato di Enzo Liguoro, padre di ‘Mama Africa’, si è potuto curare e poi approfondire gli studi. ‘Mama Africa’, oltre alla realizzazione di tre Case-famiglia create per i bambini orfani di entrambi i genitori e ragazzi di strada, in soli undici anni è riuscita ad avviare una moltitudine di progetti e renderli operativi: costruzione di cinque pozzi; ambulatori e assistenza medica, farmaceutica e ospedaliera; formazione professionale per adolescenti; acquisto di terreni agricoli per avviare al lavoro orfani di Vogan e Togoville; assistenza alimentare e giuridica a indigenti e detenuti e molti progetti ancora. Ciò che colpisce in modo particolare i numerosi ragazzi della Garibaldi è tuttavia la dimensione comunitaria dei coetanei delle case-famiglia del Togo in grado di autogestirsi in tutto nella vita quotidiana: dalla gestione della casa alla cura del verde, dalla cucina alla realizzazione di oggetti da vendere al mercato per il loro sostentamento. Una lezione di vita che fornisce suggerimenti utili per noi, abituati al tutto e subito ma spesso incapaci di quell’autonomia che ti rende maturo e responsabile. Lo spirito è e rimane quello della dignità che non mira ad elemosinare ma a creare una rete di collaborazioni finalizzate alla difesa dei propri diritti e la permanenza nella propria amata terra. Un folto gruppo di volontari in Togo e in Italia hanno assicurato negli anni e a tutt’oggi no un valido aiuto a Enzo Liguoro, tra cui medici ed esperti in diversi settori. Tra questi la professoressa Antonia Mascaro che per molti anni ha svolto la sua missione presso la comunità in Togo e che oggi ci ha consentito di raccoglierne i preziosi frutti.