LAVORATORI DI.MA., PROROGATA LA CASSA INTEGRAZIONE
Pubblicato il
di
Dopo l’interesse delle procure, ecco un’altra bella notizia per gli ex dipendenti del gruppo Di Mario. E’ infatti stata riconosciuta una proroga di sei mesi per la cassa integrazione in scadenza il 28 marzo, fornendo così la possibilità ai lavoratori che ancora non hanno trovato un’altra occupazione di poter tirare un sospiro di sollievo. La FILLEA-CGIL la FILCA-CISL e la FENEAL-UIL territoriali, unitamente alle ex RSA della DIMA COSTRUZIONI SPA in fallimento, ha immediatamente espresso soddisfazione per il verbale di proroga, sottoscritto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il giorno 22 marzo. “Nell’incontro – dichiarano i sindacati – abbiamo potuto registrare nuovamente la volontà espressa dal Curatore Fallimentare Dott. Francesco Rocchi, già peraltro espressa negli incontri con le OO.SS. precursori allo stesso, il quale si sta impegnando in prima persona per cercare di ricollocare i lavoratori DIMA presso il nuovo soggetto che ora ha l’affidamento dei lavori”. Importante, per i sindacalisti, la dichiarazione inserita nel verbale in meri alle attività immobiliari. “Il fondo immobiliare chiuso Diafora 1, cui sono state conferite le attività immobiliari su cui devono essere effettuate lavorazioni, è gestito dalla società SGR Raetia SPA la quale ha sottoscritto con la Dima Costruzioni Spa un accordo in forza del quale Dima Costruzioni Spa è stata nominata General Contractor per i lavori relativi all’esecuzione delle iniziative immobiliari conferite al fondo”. “Il curatore –proseguono le OO.SS. – ha altresì dichiarato che successivamente alla dichiarazione di fallimento della Dima Costruzioni Spa, non potendo più la Dima Costruzioni effettuare direttamente dette lavorazioni e avendo comunque interesse alla loro esecuzione in quanto quotista del Fondo Immobiliare per effetto delle iniziative allo stesso conferite, sono in corso di definizione trattative con la SGR Raetia SPA, che prevedono che tali lavori vengano eseguiti mediante assorbimento dei dipendenti Dima da effettuarsi da parte del nuovo appaltatore o attraverso l’affitto di rami d’azienda ove individuabili oppure attraverso assunzione diretta da parte del soggetto chiamato ad eseguire i lavori. Il curatore ha anche precisato che l’interesse al riassorbimento da parte del nuovo appaltatore è determinato dalla convenienza economica di mantenere le strutture già presenti nei cantieri e il personale ad esse adibito. Al riguardo, SGR Raetia SPA, relativamente ai lavori da effettuare prioritariamente, ha individuato nel CONSORZIO OUR COMPANY il soggetto cui affidare detti lavori e che tale consorzio ha manifestato la volontà di eseguirle alle condizioni sopra esposte. Si è poi convenuto di programmare un incontro con il Curatore Fallimentare, con la contestuale presenza dell’appaltatore, per definire gli aspetti legati alla ricollocazione al lavoro degli ex dipendenti Dima Costruzioni Spa”.