Alberto Picca, segretario dei Cristiano Riformisti, ha sottolineato che per la prima volta il partito si presenta alle amministrativa nel Comune rutulo, sottolineando di credere profondamente non solo nel progetto, ma anche nella figura di Luca Di Fiori. “Nella nostra lista troverete molti consiglieri fuoriusciti dal PDL in segno di rifiuto verso quella prepotenza e strafottenza dimostrata dai vertici provinciali e regionali del partito di Berlusconi”, ha aggiunto in maniera congiunta con Giampiero Savastano, responsabile dei CR di Pomezia. Simone Centore, segretario de La Destra, ha confermato quanto detto negli interventi precedenti. “Il PDL ha dimostrato di voler dare la preferenza alle imposizioni rispetto alla volontà cittadina. E’ per questo che noi abbiamo preferito aderire a questo cartello e non a quello del PDL”. Alberto Montesi, dell’UDC, ha invece voluto rimarcare come Ardea sia passata da imputata per infiltrazioni mafiose a Comune dove la legalità è diventata l’obiettivo principale. “In occasione del rientro della salma di Don Aldo erano presenti tutte le maggiori Istituzioni, compresi i Generali di Corpo d’Armata: questo significa che Ardea è un paese pulito, che non avrebbe meritato quel marchio d’infamia di scioglimento del consiglio per infiltrazioni mafiose che qualcuno ci voleva assolutamente assegnare”.
Maricetta Tirrito, responsabile della lista “Una donna” ha voluto sottolineare come si sia riusciti a trovare un accordo anche tra persone “rivali” in nome di una politica diversa, fatta da cittadini e non da politicanti. “La nostra è una lista al femminile, siamo mogli, madri, figlie, che vogliono dare il loro contributo per far crescere ancora Ardea”.
E il “rivale”, Massimiliano Giordani, ha avallato quanto detto dalla Tirrito. “E’ vero, io e Luca Di Fiori, in questi anni di amministrazione, ci siamo più volte scontrati, ma sempre nel massimo rispetto reciproco. Nel momento in cui ho capito che la scelta –e non l’imposizione fatta dal PDL, che non ho voluto accettare – di candidato sindaco era caduta su di lui ho fatto un passo indietro e mi sono messo a disposizione della coalizione, anche perché entrambi abbiamo una cosa in comune: l’amore per Ardea”. La parola è poi andata al sindaco uscente Carlo Eufemi. “La prima cosa che vorrei far notare è che finalmente abbiamo superato la fase dell’emergenza. Quando, nel 2004, sono stato eletto sindaco per la prima volta, ho promesso ai cittadini che mi sarei impegnato per far diventare Ardea un paese “normale”. Già il fatto che siamo riusciti a concludere in modo naturale la consiliatura è stato un segno importante. Abbiamo portato avanti tanti progetti, che adesso sono messi a disposizione dei cittadini e di questa coalizione, che quella che veramente ha lavorato per far uscire l’Amministrazione dalla continua emergenza. Forse chi adesso non è qui è chi ha lavorato per dividere e non per unire. Il nostro sarà il progetto della continuità amministrativa, a partire dalla legalità e dal rispetto delle regole. Perché solo con la legalità si può avere la sicurezza e la libertà, oltre che sviluppo. Perché ora dalla fase di normalità che siamo riusciti a raggiungere durante i miei mandati, possiamo passare alla fase di sviluppo, che non passerà certo attraverso il cemento. Anzi, a tal proposito annuncio che ieri sera il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del TAR: il Comune di Ardea ha vinto tutti i ricorsi per gli abbattimenti delle costruzioni abusive sul mare”.
La presentazione della coalizione è poi stata conclusa dal candidato sindaco Luca Di Fiori.
“Il nostro sarà un impegno gravoso, ma possiamo farcela, in nome di quella continuità che ha dato ottimi frutti per i cittadini di Ardea. Non voglio parlare della questione PDL, che andrà invece discussa nelle sedi opportune. Sono orgoglioso di essere stato scelto da persone valide e darò il massimo per ripagare la fiducia accordatami, in nome dello slogan che ho scelto, ovvero <Io amo Ardea>”.
